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Thailandia, violente proteste contro il governo: 5 morti e 50 feriti

Le proteste, iniziate un mese fa, sono rivolte contro il premier Yingluck Shinawatra, accusata di essere solo una marionetta nelle mani del fratello Thaksin, ex premier e magnate in esilio perché condannato per corruzione


Notte di scontri la scorsa a Bangkok, la città capitale della Thailandia e teatro negli ultimi tempi di un’escalation di proteste antigovernative. Stando agli ultimi dati, ci sarebbero stati almeno cinque morti e più di 50 feriti. A protestare sono più di 30.000 manifestanti vicino al principale partito di opposizione, il Partito democratico.
Nel mirino delle proteste c’è il premier Yingluck Shinawatra, sorella del magnate che per diversi anni ha guidato la Thailandia e che si trova all’estero per sfuggire a una condanna per corruzione.
Tuttavia, a detta dei manifestanti, Thaksin Shinawatra continuerebbe a essere la vera regia dell’attuale governo, guidato per interposta persona dalla sorella Yingluck. Ma le proteste delle migliaia di thailandesi hanno preso una piega violenta – le manifestazioni sono già state ribattezzate “il golpe del popolo” – con scontri con gruppi di sostenitori del governo, assalto agli uffici amministrativi e occupazione della tv pubblica Thai Pbs. La polizia, scesa in campo con oltre ventimila unità, ha deciso di trasferire in una località segreta il premier.
Le proteste in Thailandia sono riprese da circa un mese e sono sostenute da gruppi nazionalisti e monarchici, appoggiati a loro volta dalla classe medio-alta, e da attivisti del sud del paese, zona roccaforte del Partito democratico all’opposizione. Accanto al governo Shinawatra, invece, vi son i ceti medio-bassi delle zone rurali della Thailandia.
Testimoni nelle ultime ore hanno parlato di scontri in cui sono stati impugnati coltelli e pistole, ed è proprio in uno di questi che si sarebbero registrate le cinque vittime.
L’occupazione della tv Thai Pbs, da parte di 250 manifestanti, è stata voluta per imporre all’emittente la condivisione del segnale con Blue Sky, tv che fa riferimento al Partito democratico.
Intanto, il leader della protesta, Suthep Thaugsuban, ha proclamato a partire da lunedì una serie di giornate di “festa” per i dipendenti pubblici. “Proclamo  – ha dichiarato Thaugsuban – che domani sia l’inizio di una festa nazionale per tutti i dipendenti pubblici che si protrarra’ fino al ritorno alla normalità“. Normalità che in Thailandia sembra ben lungi dal venire.

 

 



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