Attualità Italiana

Taranto, il sindaco presenta il Natale con due veline (FOTO)

Nel corso della conferenza stampa per presentare il Natale con gli eventi denominati "A Natale regalati Taranto", vicino al sindaco c'erano due veline


Nella giornata di ieri il sindaco di Taranto ha presentato le iniziative per quanto riguarda il Natale e il Capodanno nella città, e lo ha fatto in un modo un po’ particolare. Insieme a lui e ad altri personaggi, c’erano due veline con una bella scollatura, abito nero corto e fiocco rosso. Un bel pacco regalo. Si tratta di due hostess che hanno presenziato all’evento, alla conferenza stampa del sindaco di Taranto.

E così, mentre al tavolo c’erano seduti il sindaco di Taranto Ippazio Stefano, con Cisberto Zacchero, assessore alle Attività produttive, Gionatan Scasciamacchia, assessore alle Politiche giovanili e allo Sport e Carmine Pisano,  dirigente dell’Ufficio allo sviluppo economico e produttivo, a presenziare vicino a loro c’erano queste due belle ragazze, che nel web oramai sono state rinominate le “veline del sindaco di Taranto” anche perché si tratta di una bionda e una mora. Sono stati presentati tutti gli appuntamenti in vista del Natale e del Capodanno, circa 70, con il titolo “A Natale regalati Taranto“. A stupire fotografi e giornalisti riuniti per la presentazione in conferenza stampa è stato l’abbigliamento succinto delle hostess – veline, che avevano un abito corto, scollato per mettere in evidenza le forme, ma anche il fatto che fossero totalmente scoperte nella parte superiore, nonostante faccia abbastanza freddo in Italia in queste ore. La ciliegina sulla torta è sicuramente l’enorme fiocco rosso che cingeva loro la vita. Sicuramente incarnano alla perfezione uno dei regali più desiderati a Natale. Che ne pensate? Ritenete opportuna la partecipazione di due “veline” in un’occasione del genere, e soprattutto vestite in quel modo? Diteci la vostra al riguardo.

veline sindaco taranto 2

 

Pubblichiamo la replica:

Avete accolto numerosi interventi, mi auguro che anche il mio trovi, anche in sintesi, spazio sulle colonne del vostro giornale a conclusione di una settimana di inattesi colpi di scena. Ringraziandovi per quanto potrete fare, porgo distinti saluti.

 Faccio seguito a quanto letto in questi ultimi giorni su alcuni giornali in merito alla conferenza stampa tenutasi lo scorso 3 dicembre a Palazzo di Città in occasione della presentazione degli eventi programmati dal Comune di Taranto per il periodo natalizio.In particolare un articolo mi ha lasciato basito e, credo, i molti presenti alla conferenza stampa. Basito, come ha scritto la stessa giornalista di se stessa, che ha aperto il suo disincantato viaggio nella fantasia scrivendo, ma probabilmente senza rendersene conto, storie mai vissute, falsità, gravissime offese, ripugnanti e vergognosi appellativi rivolgendosi a due ragazze ventenni oltre che a sindaco ed Amministrazione comunale.Situazioni e scenari scaturiti dal nulla resi torbidi e bui, nei quali l’uomo è carnefice e la donna vittima, poi carnefice anch’essa. Si legge di due ragazze, una bionda ed una bruna, “nude al massimo consentito dall’erotismo a pezzi” ed alludente, per permettere, in quanto “merce di scambio”, la scelta a seconda dei gusti.
Descrive le ragazze come “pacco”, con un “osceno fiocco”, comprato per l’occasione, “da offrire in regalo”!La giornalista, come tanti altri che si sono scagliati contro l’iniziativa con un tam-tam mediatico di dubbio gusto, sicuramente non era presente in conferenza stampa. Avrebbe infatti notato che le due ragazze hanno rivestito un ruolo organizzativo e successivamente di accoglienza, infine di rappresentanza per simboleggiare, spontaneamente, il periodo natalizio, sostituendo il simbolico cappellino da Babbo Natale previsto con un innocente  fiocco rosso.
Una iniziativa, tengo a ribadire, anche se per sordità non la si vuole ascoltare, alla quale sindaco e assessori presenti erano assolutamente estranei.
Chi scrive un articolo ha precise responsabilità. Per un senso di correttezza nei confronti dei lettori, dovrebbe informarsi prima di farlo, attenendosi alla verità, e non lasciarsi andare sull’onda dell’emotività e della strumentalizzazione che in tanti hanno fatto di una o più fotografie che tra l’altro, sottolineo, vedono due ragazze assolutamente vestite con un semplice fiocco rosso in vita.
Ancora non capisco dove stia la notizia. Lavoro nel mondo dello spettacolo, dell’organizzazione di eventi, nel management artistico dal lontano ‘89 e mai mi son trovato di fronte ad una situazione così ridicola.Ignorando completamente i fatti accaduti, con ingiustificata arroganza e ferocia si chiede a gran voce rispetto per le donne, anche se il riscontro davanti al quale mi trovo, è la totale assenza di rispetto per le donne stesse che lavorano onestamente e con professionalità svolgendo un lavoro assolutamente dignitoso.Gli insulti volati in rete non ci interessano, ma quelli gravemente espressi sulle testate giornalistiche (o mediante le stesse) sì in quanto molto più gravi in quanto generati da professionisti poco…professionali, che dovrebbero avere un minimo di etica oltre che cultura. Prima, durante e dopo la conferenza stampa, tante le donne presenti e non solo, non è stata mossa alcuna critica, ma complimenti e due richieste lavorative per le stesse ragazze da parte di due donne, operatrici del commercio.Ho avuto il piacere di conoscere la signora Gambillara, della quale ho poi letto il comunicato stampa e il suo orgoglio nello sfoggiare il proprio curriculum che dice averla vista lottare contro il bianco e il nero, e adesso per le donne. Letto ciò che affermano tante donne impegnate in politica e nel sociale. Da non crederci.
Tutte esprimono dissenso nei confronti delle due ragazze, dell’Amministrazione e di chi le avrebbe “comprate” per renderle “donne oggetto”, “pacchi regalo”!
L’organizzazione degli eventi natalizi si avvale, guarda un po’, solo di donne che stanno con assoluta capacità e professionalità ricoprendo compiti e ruoli storicamente affidati ad uomini, fatta eccezione per il servizio hostess.
A proposito di curriculum, ho gestito e promosso a mie spese, probabilmente prima che la signora Gambillara si occupasse della difesa delle donne, un forum con migliaia di adesioni in Italia ed all’estero, con finalità sociali tra le quali in primo piano la sensibilizzazione contro il femminicidio.
In questi ultimi giorni ho collaborato per la realizzazione di una rappresentazione teatrale contro il femminicidio, “Finchè morte non ci separi”, unitamente ad altri 50 teatri in Italia. Lavorato con importanti attrici, le donne più in vista del mondo dello spettacolo, anche con Miss Italia e veline, quelle vere. E con Maddalena Corvaglia ho lavorato per la Regione Puglia in quanto testimonial al BIT ed alla Fiera dei Cavalli a Verona.Ho, dunque, il massimo rispetto per le donne, a cominciare dalle veline.
Si vergogni, invece, chi scrive cose così cattive che non possono che lasciare un profondo segno nelle famiglie delle due ragazze che con grande entusiasmo e capacità stanno lavorando e, signora Gambillara e altre donne se ne facciano una ragione, continueranno a farlo in quanto serie e professionali.Ho avuto l’onore di poter lavorare al fianco di un Assessore lungimirante e molto attento alla propria Città quale Cisberto Zaccheo e di un’Amministrazione che ha voluto lanciare con delle iniziative assolutamente esclusive ed originali, promosse per rendere più gioioso ed allegro il Natale dei tarantini, un messaggio di fiducia ed energia positiva all’interà comunità, a partire dai commercianti a finire a chi si riversa nelle strade di Taranto.La mia meraviglia e’ che si fa poca menzione di tutto ciò lasciando spazio solo ed esclusivamente a sterili e poco utili polemiche.
Giuseppe Fornaro


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