Attualità Italiana

Porcellum, l’affondo di Grillo: “In Parlamento, 150 abusivi”

Nuovo attacco del leader del Movimento 5 Stelle. Stavolta a finire nel mirino sono i parlamentari eletti con il premio di maggioranza


Dopo aver pubblicato l’identikit della prima giornalista (l’editorialista dell’Unità Maria Novella Oppo, ndr) anti-5Stelle e aver incitato i propri seguaci a suggerire i nomi (e le facce) di altri professionisti della carta stampata che non farebbero altro che diffamare il Movimento, Beppe Grillo prende di mira i parlamentari delle due camere definendoli dei veri e propri “abusivi“.
La nuova uscita dell’ex comico, oggi sempre più aizzatore delle folle, segue il pronunciamento della Corte costituzionale che nei giorni scorsi ha definito incostituzionale il Porcellum, la legge elettorale ideata a suo tempo dal leghista Roberto Calderoli, che non molto tempo dopo la definì una vera “porcata”. Il ragionamento di Grillo, divulgato come di consueto per mezzo del proprio blog, è che se una legge elettorale è incostituzionale, allora tutto ciò che da lì ne è conseguito lo è altrettanto. Nel mirino di Grillo vi sono gli scranni assegnati con il premio di maggioranza alla coalizione che alle elezioni conquistò più voti.
“In Parlamento siedono 150 abusivi – attacca il leader del Movimento 5 Stelle – eletti grazie al premio di maggioranza del Porcellum. Gi abusivi sono di pd, sel, centro democratico e svp. La loro elezione non è mai stata convalidata e, in seguito alla pronuncia della Consulta che dichiara incostituzionale il premio di maggioranza, non può più esserlo. Questi signori non devono più entrare in Parlamento: non hanno alcuna legittimità popolare nè istituzionale. Devono essere fermati all’ingresso di Montecitorio. Senza di loro il governo di Capitan Findus Letta e di Napolitano non esiste più. Bisogna andare al voto al più presto”.
Le risposte a Grillo sono giunte da più parti: c’è chi gli ricorda che con una legge elettorale che includa le preferenze con molta probabilità diversi suoi parlamentari non sarebbero riusciti a essere eletti, e chi invece sottolinea come il capo dei 5 Stelle non faccia altro che ricorrere alla violenza verbale per attaccare i propri avversari.

 



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