Attualità Italiana

Assemblea Pd, Renzi sfida Grillo: “Rinunciamo ai rimborsi in cambio della riforma elettorale”

Va in scena alla Fiera di Milano, la ratifica delle nuove nomine in casa Pd: oltre a Renzi, nuovo segretario, Cuperlo diverrà presidente: "Rottamazione? Nessuno verrà rottamato"

Per il Partito Democratico quella di oggi è la giornata del cambiamento. Presso il centro congressi della vecchia Fiera, a Milano, è iniziata l’Assemblea nazionale che ufficializzerà le nuove cariche all’interno del partito di centrosinistra. Matteo Renzi, recente vincitore delle Primarie, guiderà così il partito nel ruolo di segretario, mentre a Gianni Cuperlo andrà il ruolo di presidente.
Presenti in sala tutte le figure di altro profilo del partito: dal segretario uscente Guglielmo Epifani a Pier Luigi Bersani, ma anche Pippo Civati, e Gianni Pittella, ma soprattutto Massimo D’Alema, figura simbolo di coloro che fino a poco tempo fa Renzi, in qualità ancora di pretendente al timone del partito, voleva rottamare. I due si sono scambiati una formale stretta di mano.
Il nuovo segretario ha aspettato oggi per rendere nota la ‘sorpresina’ di cui aveva già parlato all’indomani della vittoria alle Primarie. L’interlocutore scelto da Renzi è il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo a cui il neosegretario ha lanciato una sfida ben precisa: rinuncia immediata al rimborso elettorale in cambio dell’appoggio per la riforma elettorale, che prevede l’abolizione del Senato e una legge a vocazione maggioritaria. Queste le parole di Renzi: “Grillo mi chiede di rinunciare ai 40 milioni del 2014 del finanziamento? Accetto. Se lui però sottoscrive l’abolizione del bicameralismo, trasformando il Senato in Camera delle Regioni; se è disposto ad eliminare i rimborsi per i consiglieri regionali e a fare una legge elettorale seria per il bipolarismo“. Tra i punti nel programma di Renzi da proporre al Governo anche il job act, la cancellazione della Bossi-Fini e maggiori investimenti in cultura e scuola.
Cuperlo, invece, tra i primi ad arrivare, sorridente ha detto di voler attendere la proposta in Assemblea per confermare la nomina a presidente del partito, mentre su un’eventuale partecipazione alla rottamazione della vecchia guardia ha dichiarato rilassato: “Ma per favore, nessuno deve essere rottamato“.



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