Attualità Italiana

Cosenza: tragedia familiare, nipote uccide lo zio con sette spari

A Cosenza è avvenuta una tragedia famigliare nella giornata di ieri: il nipote ha ucciso lo zio con 7 spari


Nel pomeriggio di ieri a Cosenza si è verificata una tragedia familiare: un uomo è stato aggredito vicino alla propria abitazione con ben sette colpi di pistola. A sparare è stato il nipote.

L’agguato è avvenuto ieri nella via Popilia: un uomo è stato aggredito vicino a casa con sette colpi di pistola. L’autore dell’omicidio sarebbe stato il nipote che poco dopo si sarebbe costituito alle forze dell’ordine confessando il fatto.

La vittima sarebbe un uomo di 61 anni, Francesco Bertocco, che abitava in un appartamento al primo piano di un condominio situato in via Pompilia, all’altezza della sede del Giudice di Pace. Secondo le prime indiscrezioni, l’uomo non aveva precedenti penali.

Nel luogo dell’attentato sarebbero intervenuti gli agenti della Squadra Mobile e gli inquirenti con il preciso scopo di fare gli accertamenti necessari per capire quale fosse stata la reale dinamica dei fatti. A distanza di qualche ora dall’omicidio, però, le forze dell’ordine hanno ricevuto la visita da parte del nipote della vittima, Giovanni Bertocco, che avrebbe confessato di aver ucciso lo zio. Il delitto, quindi, sarebbe stato espressione di una tragedia familiare.

Secondo le dichiarazioni degli inquirenti, l’uomo sarebbe stato colpito dagli spari usciti da una pistola calibro 7,65; lo zio era appena uscito dalla sua auto, una Fiat Punto, quando il nipote si sarebbe avvicinato a lui, che gli avrebbe sparato. Il killer, poi, si sarebbe allontanato dal luogo della vicenda facendo perdere le proprie tracce di sé. Dopo alche ora, Giovanni si sarebbe costituito agli inquirenti.

Le condizioni di salute di Francesco Bertocco sarebbero apparse immediatamente come molto gravi. E’ stata chiamata immediatamente l’ambulanza, che è accorsa nel luogo dell’omicidio nell’arco di pochi minuti. L’uomo è stato portato in ospedale con codice rosso ma è morto poco dopo l’arrivo.



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