Attualità Italiana

A Le Invasioni Barbariche il debutto televisivo del grillino Di Battista

Ieri sera nello studio di Daria Bignardi alle Invasioni Barbariche si è avuto il debutto televisivo di Alessandro Di Battista, forse il più acclamato tra i grillini

Sono passati i tempi in cui gli esponenti del Movimento 5 Stelle giuravano che non avrebbero mai calcato gli studi televisivi, luogo per eccellenza della mistificazione e della disinformazione. Nelle ultime settimane sempre più spesso ‘grillini‘ appaiono davanti alle telecamere per rispondere alle domande dei giornalisti e affermare il proprio pensiero anti-casta. Tra essi, colui che forse ha riscosso più pubblico – al punto da diventare anche una sorta di vero e proprio sex symbol – è Alessandro Di Battista.
Di Battista, dopo aver preso parte alla penultima puntata di Servizio Pubblico, il programma condotto da Michele Santoro su La7, è tornato ieri nella stessa emittente per sottoporsi all’intervista con Daria Bignardi. Nello studio de Le Invasioni Barbariche, Di Battista ha riscosso altrettanto successo: in tanti, infatti sono stati quelli che lo hanno seguito e ne hanno commentato le posizioni sul web (tra di essi, probabilmente, ci saranno tantissime persone che hanno sempre giurato di non guardare la tv e che mai lo avrebbero fatto, anche dopo l’entrata in Parlamento del movimento di Beppe Grillo).
Faccia pulita, aspetto piacente e una moderatezza, dietro cui si cela una convinzione dei propri mezzi e della validità delle proprie idee. Potrebbe essere questa la sintesi del profilo di Di Battista.
Alla Bignardi che gli chiedeva chi avesse votato negli anni precedenti il debutto in politica del Movimento 5 Stelle, Di Battista ha risposto che le sue preferenze erano andate ai partiti di centrosinistra, compresi i Radicali e la Rifondazione comunista targata Fausto Bertinotti. Tuttavia Di Battista ha ammesso di essere sempre rimasto deluso della politica ‘vecchio stampo’ e di essersi accorto di come tutto fosse inserito in un contesto di falsità più generale, una sorta di inno perpetuo al gattopardismo.
Sul presente, il parlamentare del Movimento 5 Stelle ha dichiarato di non essere rimasto di certo ammaliato dal fascino del neosegretario Pd, Matteo Renzi: “Non mi fiduo perché ha un faccione falso” ha chiosato Di Battista. Una battuta anche su Cuperlo, presidente dimissionario del Pd e già concorrente nelle primarie di partito: “O tira fuori il coraggio e l’onestà, o altrimenti chi non denuncia, anche se non è corrotto, diventa tutt’uno con la corruzione“.
Parole dure anche per il presidente della Camera, Laura Boldrini, che sarebbe “più bugiarda di Berlusconi, con la differenza che lui crede alle sue bugie, lei no” e per il deputato del Pd Roberto Speranza definito come il “Gasparri dei poveri“.



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.