Attualità Italiana

Camorra, catturato latitante Mariano Riccio in una villa

Questa mattina a Napoli è stato arrestato Mariano Riccio, latitante considerato tra i responsabili della guerra di Camorra a Scampia


Un nuovo colpo alla Camorra è stato inferto questa mattina, con la cattura del latitante Mariano Riccio. E’ stato ritrovato questa mattina, verso le ore 7, in una villetta di Qualiano, la periferia nord di Napoli. Hanno partecipato all’operazione 40 agenti della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Scampia.

Mariano Riccio si trovava in casa con la moglie e la figlia di sette mesi. L’abitazione è stata definita modesta, in via Salomone. Era però dotata di un impianto di videosorveglianza. A quanto pare Mariano Riccio non ha opposto resistenza quando ha visto la Polizia entrare in casa. Nella villetta sono stati sequestrati 6.500 euro in contanti. Si tratta di un ottimo risultato, in quanto Mariano Riccio era considerato dal Ministero dell’Interno uno dei cento latitanti più pericolosi. E’ infatti considerato uno dei responsabili della seconda faida di Scampia. Su di lui pende una condanna di sedici anni per associazione a delinquere.

Al fine di porre un freno agli omicidi perpetrato nell’ambito della guerra di Camorra di Scampia, nacque un gruppo di lavoro sotto la coordinazione di Andrea Grassi. Molti sono stati gli arresti in questi anni, fino ad arrivare alla cattura del latitante Mariano Riccio. A complimentarsi con la quadra Mobile di Napoli, con il Commissariato di Scampia e con il Servizio Centrale Operativo di Polizia è stato il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, il quale ha definito questa operazione “brillante“. Il boss Mariano Riccio finalmente è stato arrestato e la sua latitanza finisce qui. Inoltre l’operazione arriva a seguito di altri arresti, e si sta stringendo il cerchio intorno alle organizzazioni criminali della Campania. Il viceministro esorta quindi a continuare su questa strada per la “lotta alla criminalità“. Purtroppo la strada è in salita e la Camorra è ben radicata nel territorio campano, ma gli arresti avvenuti in questi anni fanno ben sperare.



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