Attualità Italiana

Federica Giacomini, l’omicidio era premeditato? La pornostar potrebbe essere stata drogata

La pornostar Federica Giacomini, alias Gineva Hollander, potrebbe essere stata drogata prima dell'omicidio. Questo apre i sospetti alla premeditazione


L’omicidio di Federica Giacomini era premeditato? Potrebbe essere stata drogata e poi uccisa dal compagna. Adesso, il Ris verificherà se la pornostar era stata sedata prima di morire. Continuano gli esami per risalire all’esatta dinamica del delitto di Federica Giacomini. Gli inquirenti faranno esaminare anche corde e fil di ferro con cui la pornostar bresciana era stata legata all’interno della cassa, ripescata martedì sul fondo del lago di Garda. La 43enne era scomparsa da circa 6 mesi. L’ultimo contatto con i genitori avvenne la notte di Capodanno: si scambiò gli auguri al telefono e poi di lei non si seppe più nulla.

L’attrice di film hard, il cui alias era Ginevra Hollander potrebbe essere stata sedata o drogata prima dell’omicidio. Al momento è solo un’ipotesi, ma a breve sarà il Ris a darne conferma o smentita. Stanno infatti eseguendo gli esami autoptici sui tamponi speditigli dall’istituto di medicina legale di Padova. Sull’identità del cadavere ritrovato all’interno della cassa del lago di Garda non ci sono invece dubbi.

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Si tratta proprio di Federica Giacomini: le sue caratteristiche morfologiche ne hanno facilitato il riconoscimento (ad esempio la mancanza della falange del quarto dito della mano destra). Proseguiranno comunque nei prossimi giorni altre indagini per avere un riscontro certo, anche grazie all’esame del DNA. L’omicidio della pornostar ha un unico sospettato: l’ex compagno. Franco Mossoni, ora rinchiuso in una struttura per malati di mente , avrebbe anche premeditato il suo assassinio.

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Se emergerà che la donna è stata drogata, si aggraveranno le accuse a carico dell’uomo. Aveva noleggiato una barca per visitare il lago di Garda e proprio il barcaiolo da cui l’aveva affittata ha riconosciuto l’uomo. Questo è bastato per incastrarlo, oltre i sospetti che già vertevano su di lui, che era già noto alle forze dell’ordine. L’uomo era già stato accusato di omicidio in passato e aveva messo paura agli ospiti di un ospedale presentandosi armato. Si chiude così una tragica storia in cui la donna è stata solo una vittima che ha persino provato ad aiutare economicamente Mossoni.



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