Caserta, muore a nove anni mentre gioca a calcetto
Morire a nove anni mentre si gioca a calcetto con gli amici: è stato questo il tragico destino di un bambino di nove anni di Villa Literno (provincia di Caserta)
Muore a soli nove anni mentre gioca a calcetto con gli amici: è giallo sulla tragica scomparsa di un bambino di Villa Literno (provincia di Caserta). L’autopsia è già stata disposta e verosimilmente verrà effettuata oggi presso l’istituto di medicina legale di Caserta. Questo esame sul cadavere del piccolo aiuterà a comprendere le cause del decesso anche se dare un senso a questa tragica scomparsa resterà difficile.
TREDICENNE MUORE DOPO PARTITA DI CALCETTO
Secondo la ricostruzione dei testimoni Davide Di Fraia si è sentito male all’improvviso, senza essere stato colpito, e si è accasciato a terra mentre giocava a calcetto. Il padre, che guardava la partita dagli spalti, si è accorto subito che qualcosa non andava ed è intervenuto prontamente. Purtroppo la corsa disperata in ospedale è stata inutile: il bambino è morto pochi minuti dopo l’arrivo al pronto soccorso. I medici hanno confermato che era in arresto cardiaco: ogni tentativo dei sanitari di rianimarlo si è rivelato purtroppo vano. Sotto shock gli amichetti che giocavano con lui. Sconvolti anche gli altri genitori che assistevano alla partita dagli spalti dell’impianto sportivo. Nessuno poteva aspettarsi che una partita di calcetto di bambini si sarebbe potuta trasformare in una simile tragedia. Da una prima ricostruzione dei fatti pare che il piccolo non avesse particolari problemi di salute e questo rende la sua morte ancora più assurda e incomprensibile. Purtroppo non è la prima volta che il campo di calcetto si trasforma in teatro di tragedie accidentali così inaspettate e fulminanti. Persone apparentemente in buono stato di salute, sotto sforzo, sono vittime di malori purtroppo spesso fatali. Capita spesso a trentenni e quarantenni ma questa volta la vittima non aveva ancora compiuto dieci anni e questo senza dubbio lascia ancora di più senza parole, in silenzioso rispetto per il dolore dei genitori.
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