Attualità Italiana

Padova, studentessa salta gli esami di riparazione fingendo di essere vittima di un incidente

A settembre si torna sui banchi di scuola ma prima di ricominciare ci sono gli esami di riparazione durante i quali gli studenti dovranno dimostrare di essere stati in grado di mettere “una pezza” alle lacune accumulate durante l’anno. Hanno avuto a disposizione i corsi con i propri docenti e poi anche altre settimane per […]


A settembre si torna sui banchi di scuola ma prima di ricominciare ci sono gli esami di riparazione durante i quali gli studenti dovranno dimostrare di essere stati in grado di mettere “una pezza” alle lacune accumulate durante l’anno. Hanno avuto a disposizione i corsi con i propri docenti e poi anche altre settimane per studiare. Anche una quindicenne romena che frequenta un liceo di Padova avrebbe dovuto fare gli esami di riparazione ha pensato però di poter trovare un modo per evitare di presentarsi a scuola. Così ha chiamato in segreteria dicendo di esser stata vittima di un incidente che ha causato la morte di suo fratello di 18 anni. I professori però hanno capito che c’era qualcosa di strano in questa notizia e così hanno voluto verificare le cose.

Un incidente mortale ha causato la sua assenza- sarebbe stata sicuramente giustificata se le cose fossero andate nel modo in cui lei aveva raccontato. La quindicenne sarebbe stata vittima insieme ad altri componenti della famiglia di un incidente stradale a Sharm el Sheikh. Avrebbe perso anche suo fratello di soli 18 anni. Peccato però che nessuna di queste informazioni era vera.

Una telefonata per avvisare– per evitare quindi di fare gli esami è stata inventata questa bella storia. La ragazza ha anche una complice che ha chiamato a scuola fingendosi la mamma della ragazza. I genitori invece erano in Romania per una vacanza e non sapevano nulla nè del fatto che la ragazza avrebbe dovuto fare gli esami nè della storia inventata per cercare di evitarli.

La testimonianza della professoressa Visentin -“La studentessa è stata per un’ora muta davanti a me, mentre riferivo alla madre, sempre più costernata, l’accaduto. Solo dopo ha cominciato a dire qualcosa, fino a quasi ammettere di essere lei l’autrice della telefonata incriminata che denunciava l’incidente”. Insomma non sappiamo ancora come sono andate le cose se quindi ha fatto tutta da sola oppure se qualcuno l’ha aiutata.
Il fatto comunque resta grave come è anche grave, se fosse davvero così che due genitori non siano a conoscenza delle mancanze scolastiche della propria figlia.



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