Attualità Italiana

Brindisi, lista nera per i genitori che non vogliono dare soldi alla scuola materna

Anche oggi vogliamo deliziarvi con una notizia che a leggerla sembrerebbe far parte della categoria “cose dell’altro mondo” ma che invece è una cosa realmente accaduta. Siamo infatti a Brindisi in Puglia e i protagonisti di questa storia sono alcuni genitori che hanno deciso di portare i loro bambini a frequentare la scuola materna Montessori. […]


Anche oggi vogliamo deliziarvi con una notizia che a leggerla sembrerebbe far parte della categoria “cose dell’altro mondo” ma che invece è una cosa realmente accaduta. Siamo infatti a Brindisi in Puglia e i protagonisti di questa storia sono alcuni genitori che hanno deciso di portare i loro bambini a frequentare la scuola materna Montessori. L’istituto non naviga in acque felici a quanto pare, soprattutto dal punto di vista economico. Serve che i genitori contribuiscano anche per molte altre spese, oltre che per quelle classiche, ad esempio per l’acquisto della carta igienica. Molti genitori si sono rifiutati di dare questo genere di contributo e allora ecco che scatta la vendetta.

Non dai i soldi? Finisci su una lista nera- ebbene si, è questo quello che è successo ai genitori dei bambini di questa scuola materna di Brindisi che hanno deciso di non contribuire per l’acquisto di alcune cose che ritenevano dovesse essere la scuola a fornire. I nomi dei genitori che hanno deciso di non togliere un centesimo per questa situazione davvero molto particolare sono finiti su un grande cartellone, una sorta di lista nera dei cattivi.

Non tarda ad arrivare la reazione dei genitori- di fronte a una simile azione fatta da chi ha pensato prima di chiedere dei soldi e poi di pubblicare questo cartello è ovviamente arrivata anche la reazione dei genitori. I più scandalizzati hanno deciso di trasferire i bambini in altri istituti. I più caparbi invece hanno chiesto l’intervento delle autorità. Per questo motivo è stato convocato un consiglio nel quale si discuterà di questa situazione.

A parlare di questo caso è stata ovviamente la Gazzetta del Mezzogiorno che ha deciso di rendere noto questo fatto davvero molto particolare.



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