Attualità Italiana

Blocco Tir: rischio procedura infrazione e primi arresti

L'Italia è in difficoltà, il blocco dei Tir prosegue e l'Ue minaccia una procedura d'infrazione. Alta la tensione in alcuni presidi.


Con il passare delle ore in Italia la situazione diventa sempre più critica, il blocco dei Tir in un primo momento nato quasi in silenzio avanza creando continui disagi. La protesta dei camionisti è di certo giusta ma allo stesso tempo sta creando vere e in vari casi gravi difficoltà ad altri cittadini. In alcune zone la polizia è costretta a scortare le cisterne di carburante, che ormai manca ovunque, in altre scarseggiano i prodotti alimentari anche di prima necessità.  La Fiat è stata costretta allo stopper il terzo giorno consecutivo, così come si è fermata la produzione in due aziende della Coca Cola. Le conseguenze sono facilmente intuibili mentre la protesta continua massiccia. L’intervento della Ue verso l’Italia era inevitabile, la richiesta immediata è che venga garantita la libera circolazione delle merci, di contro è prevista una procedura d’infrazione. La sollecitazione alla risoluzione del blocco Tir è stata oggetto in una telefonata del commissario Ue Antonio Tajani al ministro dell’interno Anna Maria Cancellieri. La procedura d’infrazione è al momento una minaccia e non un pericolo immediato. Attualmente le autorità nazionali ed europee stanno lavorando per risolvere il problema.
Inoltre lo sciopero dei Tir ha condotto agli arresti già cinque manifestanti e ha dato luogo a vari episodi violenti. Dopo la tragica morte di un manifestante ad Asti, due persone sono rimaste ferite dopo scontri con le forze dell’ordine. Nei pressi del casello autostradale di Andria due Tir sono stati inseguiti da due autovetture che hanno bloccato loro la strada mettendosi di traverso e minacciando gi autisti. Forati una ventina di pneumatici e rilevati altri minori incidenti sempre dovuti alla tensione che sorge tra chi sciopera e chi non avrebbe nessuna intenzione di aderire.



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