Tassa comunale per cani e gatti: mossa per combattere il randagismo
In arrivo la tassa comunale su cani e gatti considerati un lusso, per combattere il randagismo
Di tasse in questi giorni ne abbiamo parlato a non finire ma nelle ultime ore salta fuori una ipotesi di cui si era parlato qualche mese fa che adesso sembra ritornata attuale. E’ la tassa comunale sui cani e sui gatti, una mossa pensata dal governo non per una questione economica ma per il randagismo. La piaga degli animali abbandonati che creano poi dei gruppi pericolosi sembra devastare l’Italia. La tassa potrebbe servire, secondo chi l’ha studiata, a cambiare le cose. Non è una proposta di legge che viene direttamente da questo governo. Infatti l’iter è iniziato nel 2009 portata avanti Jole Santelli e Fiorella Rubino Ceccacci.
Ecco una parte del testo della proposta di legge: “I comuni possono deliberare, con proprio regolamento, l’istituzione di una tariffa comunale al cui pagamento sono tenuti i proprietari di cani e gatti e destinata al finanziamento di iniziative di prevenzione e contrasto del randagismo”.
Il Governo Monti non ha esitato a fare in modo che la proposta di legge potesse arrivare in aula tanto che diversi parlamentari hanno commentato anche in modo negativo quanto è accaduto. Il leghista Claudio D’Amico ad esempio ha suggerito a Monti di tassare anche l’aria..E’ l’unica cosa che manca!
I comuni potranno decidere come e se attuare questa tassa da cui saranno chiamati fuori tutte le persone che hanno adottato un cane o un gatto in una struttura comunale.
Un cane o un gatto sarebbero considerati un lusso e visto che si decide di tenere un animale in casa, e che quindi vengono spesi soldi per essi, si può anche pagare la tassa, questo il ragionamento fatto.
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