Attualità Italiana

Per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino si spegne il Colosseo

A venti anni dalla strage di Capaci e via d'Amelio, dalle morti volute dalla mafia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il ricordo e il sacrificio di due eroi non morirà mai.


Chi non è più un adolescente avrà stampate per sempre nella memoria le immagini delle due stragi volute dalla mafia, quelle che hanno tolto agli italiani gli eroi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Non si può definire diversamente i due magistrati che hanno vissuto consapevoli di essere morti che camminavano ma con la speranza di restituire alle future generazioni un’Italia pulita, libera dai mafiosi e da un sistema che protegge chi toglie fiato a chi non si inginocchia.

Sono passati venti anni da quel 23 maggio 2012, da quell’immagine di un’autostrada distrutta, dalle auto sventrate, dall’agitazione dei soccorritori, dai volti sconvolti di chi giungeva sul posto e di chi a casa guardava un orrore che non era un film ma una maledetta storia vera, la strage di Capaci.

Sull’autostrada A 29 vicino allo svincolo di Capaci persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifano, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo.

500 Kg di tritolo per fermare un uomo che in tanti avevano già tentato di fermare in vita ostacolandolo e lasciandolo da solo.

Non l’aveva mai lasciato invece Paolo Borsellino, collega e amico, uno dei pochi di cui poteva fidarsi, anche a lui la mafia ha negato il tempo di proseguire il lavoro di anni.

A distanza di meno di due mesi, il 19 luglio 1992, la strage di via d’Amelio macchiò ancora una volta di sangue la nostra bandiera. Persero la vita Paolo Borsellino e la sua scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Una bomba sistemata in un’auto sotto casa della madre di Borsellino, 100 chili di tritolo…

Due uomini che abbiamo definito eroi troppo tardi, il giorno stesso della loro morte, che abbiamo conosciuto solo dopo le stragi di Capaci e via d’Amelio, solo attraverso le letture e i film.

In piazza Campidoglio a Roma, da oggi e per i 57 giorni che dividono le due tristi date, uno striscione che ritrae Falcone e Borsellino omaggerà il loro sacrificio. Il Colosseo questa sera si spegnerà perché restino o diventino l’esempio per tutti i ragazzi e per le istituzioni, come sottolineato dal sindaco Alemanno. Le loro foto e una scritta dicono tutto ma non abbastanza: “1992 – 2012 L’Italia vince la mafia”.



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