Disoccupazione record: un giovane su due non lavora
I giovani in Italia non lavorano, risultano inattivi: lo dicono i dati Istat, ecco le ultime notizie.
Purtroppo non è una novità il fatto che crisi economica e disoccupazione vadano a braccetto. Ma i dati Istat dell’ultimo periodo fanno davvero pensare a quanto sia drammatica la situazione in Italia dove la disoccupazione continua a raggiungere i livelli massimi e, molto spesso, a pagarne le spese sono i più giovani e coloro in cerca del primo impiego. Eh sì perché se un tempo bastava il famoso “pezzo di carta” – ovviamente stiamo parlando della laurea – adesso trovare lavoro per i giovani sembra davvero un miraggio: molto spesso non si va al di là di contratti da stageur, che lasciano il tempo che trovano. Ma vediamo un po’ di dati sulla situazione della disoccupazione in Italia per avere un quadro più completo. Il tasso di disoccupazione è fermo al 10,7%: questo vuol dire, tradotto in parole povere, che 2.477 milioni di Italiani sono senza lavoro. Un dato drammatico soprattutto se si pensa che è il dato più alto dal 2004. Per quanto riguarda invece la crescita su base annua, l’Istat registra un livello pari al 30.4% (640mila unità). Il tasso di disoccupazione giovanile (tra i 15 e i 24 anni) è fermo ad agosto al 34.5%, in diminuzione rispetto a luglio ma in aumento su base annua. In termini assoluti i giovani disoccupati sono 593.000, il 9,4% della popolazione in questa fascia d’età. Secondo gli ultimi dati a crescere sembra essere la disoccupazione maschile, rispetto a quella femminile: ma è un dato relativo visto che potrebbe trattarsi di donne che non lavoravano prima e non lavorano tutt’ora e invece uomini che lavoravano e ora sono disoccupati. l numero degli inattivi di età compresa tra i 15 e i 64 anni è cresciuto dello 0.6% (92mila unità) rispetto a luglio, per la maggiori parte si tratta appunto di donne. Il tasso di inattività si attesta quindi al 36,3%, aumenta di 0.2 punti percentuali in termini congiunturali e diminuisce di 1.3 punti percentuali su base annua. I dati dell’Istat forniscono, purtroppo, una fotografia reale di un’Italia in cui sembra esserci sempre meno spazio per i giovani.
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