Attualità Italiana

Monza, ragazzina di 15 anni muore per meningite: è allarme

È allarme a Monza: tuttii ragazzini della scuola che frequentava la 15enne saranno controllati per scongiurare il rischio meningite.


È scattato l’allarme meningite a Monza, dopo che Aurora, una studentessa di soli 15 anni è morta a causa di una sospetta meningite, nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Gerardo. Il decesso della ragazzina è avvenuto nella serata di mercoledì. La giovane era residente a Meda (Monza e Brianza), ed era stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Desio dopo un lieve incidente stradale. Alla giovane avevano applicato un collare rigido per il colpo di frusta. Ma nella giornata di mercoledì le cose continuavano a peggiorare: fino a che la situazione non è precipitata, al punto che la ragazzina è stata ricoverata nel reparto di rianimazione. Dall’esito degli esami del sangue pare che si tratti di meningite. Vediamo insieme quali sono le ultime notizie.L’esito delle analisi del sangue della piccola vittima è stato confermato dalla Asl, che ha accertato la positività da meningococco e ha attivato la profilassi nella scuola frequentata dalla giovane, la Don Milani di Meda, su una sessantina di persone, i familiari più stretti, genitori e fratello, per i compagni di classe e per gli alunni di un’altra sezione, a seguito della condivisione di una palestra l’ultimo giorno di scuola. Ovviamente, come sempre in questi casi, i controlli andranno fatti su tutti: la meningite è una malattia super contagiosa che consiste, in poche parole, nell’ infiammazione delle membrane protettive che coprono l’encefalo e il midollo spinale, ovvero le meningi. L’incidente stradale di cui abbiamo parlato prima, non c’entra nulla con il caso, in quanto la piccola 15enne, prima di avere il sinistro stradale, si staav proprio recando dal suo medico perché il giorno prima aveva accusato un malore mentre era a scuola, ma durante la visita al pronto soccorso nessuno si è accorto della sua patologia. Adesso c’è solo da sperare che quello della ragazzina sia un caso isolato e che non scoppi una vera e propria epidemia.



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