Attualità Italiana

I legali di Parolisi e la sentenza sulla morte di Melania

Dalla puntata di Quarto Grado dell'11 gennaio 2013: le ultime notizie sul caso di Melania Rea. Ecco cosa pensano i legali di Parolisi sulla sentenza


Non hanno trovato affatto precise ed esaustive le motivazioni che avrebbero spinto Salvatore Parolisi a uccidere sua moglie Melania Rea. I legali del caporal maggiore nella puntata di Quarto Grado di ieri parlano per la prima volta in tv di quello che hanno letto sulla sentenza con la quale i giudici hanno condannato Parolisi all’ergastolo. Lo avevano già detto qualche giorno fa, avevano dichiarato di essere rimasti esterefatti dopo la lettura della sentenza ma adesso confermano che ricorreranno in appello perchè trovano infondate le accuse. “Noi affrontiamo con serenità il giudizio d’appello. Ci sono contraddizioni. Il quadro accusatorio è stato smentito” queste le parole di Walter Biscotti, uno dei due legali di Parolisi.

Ricordiamo di cosa si sta parlando: secondo i giudici che hanno condannato Parolisi all’ergastolo l’uomo avrebbe ucciso sua moglie perchè non aveva voluto avere con lui un rapporto sessuale. Parolisi avrebbe vissuto da tempo una decisione di disagio nella coppia, una situazione in cui Melania dominava e lui era succube di lei. Quel giorno mentre passeggiavano Melania si sarebbe fermata per fare la pipì e nel vederla nuda l’uomo si sarebbe eccitato e avrebbe voluto avere con lei un rapporto sessuale. Melania non avrebbe accettato e il suo no avrebbe spinto l’uomo ad ucciderla.

Le motivazioni non danno il quadro esatto della personalità di Parolisi e di Melania. Parolisi ha riso quando ha sentito queste motivazioni. Alcune motivazioni del giudice esulano dal giudizio tecnico” queste invece le dichiarazioni di Nicodemo Gentil l’altro legale di Parolisi.

Mauro Gionni, avvocato della famiglia Rea : “Non faremo appello. Siamo soddisfatti delle motivazioni che riconoscono l’impianto accusatorio. Riconoscono le bugie di Parolisi e lo condanna all’ergastolo.

 



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