Attualità Italiana

La compagna di Andrea Stival a Quarto Grado: il mistero del pigiama e la sua verità

Nella puntata di Quarto Grado in onda il 7 ottobre 2016 parla la compagna di Andrea Stival, Andreina, e racconta che cosa è successo la mattina dell'omicidio di Loris. Ecco il mistero del pigiama e la sua verità


Andreina ha deciso di parlare con i giornalisti dopo i due anni difficili che ha passato al fianco di Andrea Stival. Lei con il nonno del piccolo Loris, all’epoca dei fatti, ci stava da poco, un paio di mesi come ha ricordato nell’intervista concessa al giornalista di Quarto Grado Simone Toscano. Oggi racconta di nuovo la sua versione dei fatti, lo fa di fronte alle telecamere e spiega perchè si parla anche tanto della sua famosa uscita di quella mattina. Si parla del fatto che lei e Andrea non hanno raccontato alle forze dell’ordine, nei verbali che ricostruivano i fatti di quella mattina, di essere entrambi andati in un negozio a pochi metri da casa di Veronica Panarello. Una coincidenza, che secondo il legale di Veronica Panarello, l’avvocato Villardita, stride troppo. Stride come anche il racconto che la donna fa del suo abbigliamento: prima dice che indossava un pigiama, come lo stesso avvocato ricorda leggendo il verbale proprio ai microfoni di Quarto Grado, poi invece dice che indossava una felpa. E proprio nella puntata del programma di rete 4, la signora mostra questa famosa tuta, comprata in un negozio di pigiami e spiega che quella mattina la indossava e che ha detto che aveva un pigiamo probabilmente confondendosi ma che lei non potrebbe dormire con quel capo di abbigliamento perchè non avrebbe sopportato il caldo. Questo per dire che la mattina dell’omicidio del piccolo Loris, lei ha tolto il pigiama e ha indossato quella felpa per uscire. In merito poi al malore avuto nel negozio, spiega di soffrire di un disturbo che la porta ad avere capogiri, almeno una trentina di volte al giorno.

ANDREINA E L’ALIBI PER IL NONNO DEL PICCOLO LORIS: ERANO DAVVERO INSIEME?

Il giornalista Simone Toscano, ricorda ad Andreina che è lei a fornire l’alibi al nonno del bambino. La donna dice al giornalista che le celle telefoniche hanno dimostrato come lei quella mattina fosse in casa di Andrea. E continua: “Ma non è una questione di reggere. Io sfido qualunque persona, o qualunque donna parlo di donna, di essere umano femminile che viene a scoprire che il suo fidanzato va a letto con la nuora, ammazza un bambino, torna a casa… gli crea un alibi e non dice niente? Penso che questo discorso non regga per due persone che stanno insieme da quarant’anni, a maggior ragione per noi, che stavamo insieme da due mesi…”.

Andreina mostra anche le conversazioni su Whatsapp che aveva con Veronica Panarello, che reputava una sorella. E fa ascoltare anche i messaggi audio che Loris mandava a lei e a suo nonno Andrea.



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