Attualità Italiana

Voucher nuove regole: un sms prima del lavoro altrimenti scatta la multa

Da oggi entrano in vigore le nuove regole per i voucher. Ecco tutte le news su quello che cambia


Da oggi entrano in vigore le nuove regole per i voucher. Dopo le irregolarità riscontrare dagli ispettori del lavoro nelle situazioni lavorative pagare tramite voucher, il Governo ha accolto la proposta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di intervenire sul Jobs Act integrandolo con disposizioni che regolamentassero i lavori accessori. I voucher sono diventati tracciabili e gli imprenditori che li utilizzavano in modo illecito ora rischiamo delle multe fino a 2.400 euro. Cerchiamo di fare il punto sulla situazione. Fino ad oggi l’ imprenditore che assumeva un lavoratore con un voucher doveva comunicarlo fino a 30 giorni dopo la prestazione. Da oggi i tempi si accorciano notevolmente anzi, si annullano: l’imprenditore deve comunicare l’assunzione con voucher almeno un’ora prima dell’avvio della prestazione.

NEWS PENSIONI: ULTIME NOTIZIE SULLA RIFORMA PENSIONIDevono essere comunicati i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione. La comunicazione deve avvenire tramite mail indirizzata alla sede territoriale dell’Ispettorato del Lavoro o tramite sms. Non sono ammesse comunicazioni cartacee. In realtà nella legge non viene specificato il numero o la casella di posta. Ma in generale si dovrebbero usare gli account dedicati al lavoro intermittente. Quindi il numero 3399942256 per gli sms e l’indirizzo intermittenti@pec.lavoro.gov.it per le mail. Gli enti pubblici, le attività non commerciali, le famiglie e il lavoro domestico non sono obbligati a inviare questo tipo di comunicazioni. Per il lavoro agricolo la comunicazione deve avvenire almeno un’ora prima per quanto riguarda i dati di inizio e fine prestazione e fino a 3 giorni dopo per quanto riguarda i dati anagrafici o il codice fiscale. In caso di mancata comunicazione la sanzione è tra i 400 e i 2.400 euro per ogni lavoratore. Questi cambiamenti nascono nell’ottica di eliminare l’utilizzo dei voucher, per alcuni datori di lavoro, come espediente per giustificare la presenza in azienda di dipendenti in nero. Tuttavia la mancata ufficializzazione dell’indirizzo mail e del numero di telefono rende la situazione molto complicata.



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