Attualità Italiana

La storia di Alessandra Matteuzzi massacrata di botte davanti casa: fermato il suo stalker

Alessandra è stata uccisa con un martello davanti a casa sua: l'ennesima storia di violenza contro le donne, l'ennesimo femminicidio

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Per l’ennesima volta dobbiamo raccontarvi non solo la donna di una donna barbaramente uccisa da un uomo che aveva denunciato ma anche quella che, come si dice sempre in questi casi, era una tragedia annunciata. E’ la storia di Alessandra Matteuzzi, uccisa dal suo stalker. Alessandra è stata uccisa davanti casa con un martello e probabilmente con altri oggetti. Aveva 56 anni e una grande paura, come raccontano i parenti e i vicini di casa. Aveva paura di quello che poi si è trasformato in un assassino. Se lo aspettavano i suoi vicini perchè Alessandra era terrorizzata e oggi, i giornalisti e le forze dell’ordine, raccolgono le testimonianze di chi è totalmente sotto shock per quanto successo poche ore fa a Bologna. Purtroppo, nonostante l’arrivo delle forze dell’ordine sul posto, dopo le chiamate dei vicini di casa di Alessandra, la violenza del suo assassino è stata così feroce da ucciderla prima che potesse arrivare in ospedale.

Alessandra Matteuzzi perseguitata da un calciatore e modello: fermato

Secondo le prime informazioni raccolte i sospetti si concentrerebbero su un uomo che da tempo la importunava e che sarebbe stato preso in consegna dalla Polizia. Una aggressione che tutti i vicini di Alessandra hanno visto e sentito. Al Resto del Carlino, una donna racconta: «Lui era già qui sotto casa alle 19.15 quando sono arrivata . Sono entrata, lui voleva entrare anche se io chiudevo la porta. Alle 21 è arrivata Alessandra, ripeteva che lui se ne doveva andare. Ma lui rispondeva sì e non andava via. Nel cortile l’ha aggredita, lei urlava». I vicini di casa di Alessandra raccontano che non si è trattato della prima aggressione, e nel cortile, ci sono ancora i resti del sangue della donna.

Da una prima ricostruzione, la donna è stata colpita in modo feroce , senza pietà, con colpi violenti anche sul capo. A dare l’allarme è stato un residente nella stessa palazzina, che ha sentito le urla disperate della donna. La polizia è arrivata quando l’aggressore era ancora lì: è stato subito fermato.

Chi è l’assassino di Alessandra Matteuzzi

Il presunto killer è Giovanni Padovani, classe 1989, è un calciatore e modello nato a Senigallia, in provincia di Ancona. Ha militato in varie squadre di serie D, tra cui il Giarre e il Troina calcio. E’ stato arrestato con l’accusa di omicidio. Alessandra, come fanno sapere anche le forze dell’ordine, l’aveva denunciato per stalking e su di lui pendeva un divieto di avvicinamento alla donna. Come succede spesso in questi casi, un divieto di avvicinamento che non serve a nulla.

La sorella di Alessandra spiega che il giovane era ossessionato dalla donna nonostante si fossero frequentati molto poco, visto che lui viveva in Sicilia. E racconta: ” Si vedevano una volta al mese, poi hanno passato qualche giorno insieme, durante il periodo di pausa calcistica, lui è stato qua con lei. A quel punto però le sono successe delle brutte cose, lui aveva rotto piatti e bicchieri, si era arrampicato dalla terrazza, staccava la luce generale del suo appartamento, e le faceva degli agguati sulle scale“. Da lì quindi la decisione di Alessandra di interrompere la relazione. La sorella della vittima ha spiegato che era al telefono con lei durante l’ultima aggressione. La chiamata della sorella ai Carabiniere e quella dei vicini però non ha salvato Sandra. La sorella spiega: “È scesa dalla macchina e ha cominciato a urlare: no Giovanni, no, ti prego, aiuto.” Poi è stata massacrata, barbaramente, di botte.

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