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Caulonia, partorisce in mare e abbandona la neonata: la vicenda che ha scosso la Locride

A Caulonia una donna ha partorito in mare e poi dopo esser stata portata in ospedale, ha deciso di non avere legali con la figlia appena nata

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Un episodio insolito e drammatico ha avuto come teatro la costa ionica calabrese, precisamente a Caulonia, nella Locride. Protagonista una giovane piemontese che, durante una vacanza, ha vissuto uno dei momenti più intensi e delicati della vita: il parto Secondo le ricostruzioni, la donna avrebbe compreso di essere entrata nella fase attiva del travaglio quando le contrazioni sono diventate sempre più frequenti, dolorose e ravvicinate, accompagnate dalla rottura delle acque. A quel punto, senza esitazione, si sarebbe diretta verso la spiaggia, entrando in acqua con il busto immerso fino a metà.

Lì, tra le onde, in pochi minuti ha dato alla luce una bambina di circa tre chilogrammi. Un parto in mare che ha lasciato increduli i presenti e che richiama alla mente immagini antiche, quasi rituali, ma avvenuto in condizioni precarie e senza alcun supporto medico.

Caulonia: partorisce in mare e poi abbandona la neonata

Nonostante la delicatezza di quei momenti, la giovane mamma ha dimostrato grande determinazione: una volta uscita dall’acqua, avrebbe utilizzato una lama affilata – probabilmente un taglierino – per recidere il cordone ombelicale. Successivamente ha adagiato la neonata a terra, vicino ad alcuni cespugli, prima di essere notata da due giovani del posto.

Questi ultimi, entrambi residenti nella frazione Focà di Caulonia, si sono accorti della scena e sono subito intervenuti. Hanno prestato i primi aiuti alla donna e alla neonata, allertando immediatamente i sanitari del 118 e i carabinieri.

Il ricovero a Locri e la decisione della madre

Trasportate d’urgenza all’ospedale di Locri, mamma e figlia sono state assistite dal personale medico. Dopo circa 36 ore dal ricovero, la giovane piemontese – una volta stabilizzata e curate le conseguenze del parto – ha espresso la volontà di lasciare la struttura ospedaliera. Contestualmente, ha dichiarato di non essere in grado, per motivi personali e familiari, di occuparsi della neonata, decidendo quindi di lasciarla in ospedale nel reparto di Pediatria.

Come previsto dalla legge, il caso è stato immediatamente segnalato ai servizi sociali, all’autorità giudiziaria e al Comune di Caulonia. Dopo le verifiche e le procedure burocratiche necessarie, la bambina sarà affidata a una famiglia individuata attraverso le disposizioni del tribunale competente e con la supervisione degli assistenti sociali.

La storia, che in poche ore ha fatto il giro della Locride e non solo, solleva inevitabilmente interrogativi e riflessioni. Da un lato, la forza e l’istinto di una madre che ha affrontato un parto in condizioni estreme; dall’altro, la decisione di non crescere la propria figlia, affidandola a una nuova famiglia.

Un intreccio di coraggio e fragilità che lascia la comunità locale scossa e che, al tempo stesso, accende i riflettori sull’importanza del sostegno alle madri in difficoltà e sul ruolo fondamentale dei servizi sociali nel garantire un futuro sereno ai bambini. Queste al momento le ultime notizie da Caulonia.

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