Attualità Italiana

La Bruzzone sulla testimonianza di Giorgia Saponi: “quello che racconta non è coerente con quello che dice il cellulare”

Giorgia Saponi in aula racconta quello che è successo la sera in cui Pierina Paganelli è stata uccisa

giorgia saponi pierina paganelli

Oggi giornata fondamentale per il processo che vede Louis Dassilva imputato per l’omicidio di Pierina Paganelli. A parlare in aula, in corte d’Assise a Rimini, c’è Giorgia Saponi, la nipote della vittima e la figlia di Manuela Bianchi e di Giuliano Saponi. All’epoca dei fatti la ragazza aveva sedici anni, oggi è maggiorenne. La sua testimonianza rappresenta il vero e proprio alibi di Manuela e anche quello di Loris, ricordando in ogni caso, che i due non sono mai stati neppure indagati. La presenza di Giorgia in casa con sua madre e con suo zio, per chi ha indagato, da sempre rappresenta l’impossibilità che qualcuno si sia allontanato dall’appartamento, anche per pochi minuti.

Una ricostruzione che forse non convince chi difende Dassilva, come ha spiegato oggi la dottoressa Bruzzone a Vita in diretta. Giorgia è sempre stata nella stessa stanza dei suoi familiari o ci sono stati dei momenti in cui ha ascoltato magari della musica o si è distratta usando il cellulare e dunque, non si è resa davvero conto di quanto stava accadendo a pochi metri da lei?

La dottoressa Bruzzone commenta la testimonianza di Giorgia Saponi

Quella sera, oltre a Manuela Bianchi, Loris e Giorgia, c’è un altro testimone molto importante, è il cellulare della ragazza” ha detto la dottoressa Bruzzone nello studio di Vita in diretta, mentre Alberto Matano ricordava che la criminologa è consulente di parte, lavora per il team difensivo di Dassilva.

“Forse per noi il cellulare di Giorgia Saponi è ancora più interessante, quello che lei ha raccontato non è poi così coerente con quello che ci dice il cellulare di Giorgia Saponi, ci dovranno essere ulteriori riscontri, proprio oggi abbiamo avuto delle intercettazioni che possono essere interessanti con un riscontro, con quello che è stato raccontato da lei ma anche da altri testimoni” ha detto la dottoressa Bruzzone nello studio di rai 1.

Anche Alberto Matano ricorda che in un primo momento, quando Giorgia è stata ascoltata, ha parlato della cena con Manuela, con sua madre ma non aveva detto che c’era anche lo zio Loris. “Non ho detto che a cena eravamo in tre” ha detto Giorgia Saponi quando era stata ascoltata. Anche sull’orario Giorgia Saponi, diceva che suo zio se ne era andato intorno alle 22,10 al massimo, mentre la foto scattata in casa, ci racconta che Loris Bianchi era ancora in casa quando mancavano pochi minuti alle 23.

In merito a queste incongruenze, Giorgia Saponi oggi in aula ha spiegato: Inizialmente non nominai mio zio perché in quel momento le domande fatte (dai poliziotti, ndr) erano specifiche e non mi era venuto in mente di dire dal nulla che ci fosse anche lo zio a cena. Ricordo anche di avere detto che lo zio Loris fosse uscito verso le 22.10 inizialmente. A casa mia c’era un orologio a farfalla su cui mi ero basata per determinare l’orario (mostrate in aula le foto del quadrante che ha indicate le ore 12, 3, 6, 9, ndr). Quell’orologio a volte si fermava e capitava ci fosse bisogno che lo riattivassimo noi manualmente”.

 Oggi Giorgia Saponi ha anche raccontato in aula di essersi resa conto, che tra sua madre e Dassilva, ci fosse un rapporto diverso da quello di due amici. Cita un episodio in cui andarono insieme al mare, c’era anche Valeria. “Quel giorno al mare i toni erano cordiali, ma io mi sentivo a disagio poiché tra mia madre e il signor Dassilva avevo notato alcuni sguardi. Sguardi come tra due persone complici, come tra due amanti” ha detto Giorgia Saponi.

Seguici

Seguici su

Google News Logo
Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.