Attualità Italiana

Chi è Adil Harrati il presunto assassino di Rossella Nappini

Non ha confessato di aver ucciso Rossella, Adil Harrati l'uomo fermato poche ore fa a Roma: si cerca il movente

rossella nappini omicidio

Non si danno pace i familiari di Rossella Nappini, non riescono ancora a credere che qualcuno possa averla uccisa. Purtroppo però è successo e, a poche ore dall’omicidio della donna, è stato fermato Adil Harrati, 45 anni.

Il presunto assassino di Rossella Nappini, non ha confessato l’omicidio . I familiari, fermati dai giornalisti per un possibile commento su questa vicenda, non hanno voluto dire molto; ma pare che Adil Harrati e Rossella, avrebbero avuto  una breve relazione nella primavera scorsa. I due sarebbero rimasti poi in contatto con l’infermiera. Forse già oggi il muratore di origini marocchine, con precedenti per rapina in un supermercato, comparirà davanti al gip per l’udienza di convalida. È accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione per essersi presentato a casa della madre di Rossella con un coltello che, secondo l’accusa, ha poi utilizzato una volta uscito dall’appartamento di via Giuseppe Allievo per uccidere la sua ex.

I vicini di casa, ascoltati in queste ore da chi indaga, ma anche disponibili a raccontare chi fosse Rossella ai giornalisti, hanno speso solo parole piene d’amore per l’infermiera. Confermano che in questo periodo fosse da sola ma che allo stesso tempo, da qualche settimana, sembrava preoccupata per qualcosa.

>>>>> 4 i sospettati per l’omicidio di Rossella Nappini, si cerca uno stalker

Perchè Adil Harrati ha ucciso Rossella?

Il movente rimane un mistero, ed è probabile che il 45enne si avvalga della facoltà di non rispondere. In queste ore si sono fatte diverse ipotesi: la gelosia, il possesso, il denaro. Sta di fatto che l’uomo si è presentato in quella casa con un coltello, sapeva quindi che qualcosa sarebbe successo. Voleva minacciare Rossella per un qualche motivo? Fondamentali potrebbero essere le analisi dei cellulari e dei dispositivi per capire se l’uomo, stesse minacciando in qualche modo Rossella. Il cellulare dell’uomo, a Roma almeno da una decina d’anni, è stato sequestrato e sarà sottoposto a perizie tecniche per ricostruire i contatti con la vittima. Lo stesso sarà fatto con il telefonino dell’infermiera.

Non si esclude che Harrati volesse trasferirsi in casa di Rossella, che nell’ultimo periodo si era trasferita dalla madre e che la Nappini invece non lo volesse ospitare. Gli investigatori della Mobile hanno lavorato nelle ultime ore per confermare la sua presenza lunedì pomeriggio al Trionfale attraverso testimonianze, riprese delle telecamere di sicurezza ma anche l’analisi delle celle telefoniche.

L’arma del delitto, invece, almeno per il momento non sarebbe stata trovata. Tanti ancora i punti da chiarire in una vicenda dove secondo la polizia il femminicidio potrebbe non essere collegato solo alla relazione sentimentale finita da qualche mese fra l’infermiera e il presunto killer, ma anche ai loro rapporti personali degli ultimi tempi. Fra le ipotesi anche quella di una questione economica degenerata. Si è anche ipotizzato che Rossella fosse uscita di casa per fare un prelievo al bancomat, forse per dare dei soldi all’uomo. Poi una lite? Per il momento non ci sono altre informazioni ma solo tanto dolore per i familiari di Rossella che non si danno pace per quanto successo.

Seguici

Seguici su

Google News Logo
Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.