E’ giallo sulla morte di Elia precipitato dall’hotel a Milano: sua madre vuole la verità
E' giallo sulla morte di Elia il ragazzo di 17 anni precipitato dalla finestra dell'hotel. Elia era in gita a Milano con il suo liceo: sua madre chiede la verità
Era un ragazzo pieno di vita, per le sue compagne e amiche tra i più fighi della scuola. Non aveva nessuno motivo per pensare di compiere un folle gesto, ipotesi quasi praticamente esclusa da tutte le persone che lo conoscevano. Elia aveva solo 17 anni, tanta voglia di vivere e una passione per il calcio, per la sua squadra e per i suoi compagni che non ha mai lasciato neppure quando aveva ricevuto la proposta di passare a una categoria migliore. Poi il dramma: una notte in gita a Milano, lontano dalla sua Cecina. Una serata passata in camera con gli amici tra spinelli e alcool. Ma tanto può bastare per precipitare dalla finestra del sesto piano di un hotel? E’ successo di nuovo, un’altra storia, un altro giallo e anche questa volta il dolore di una famiglia, di una mamma che chiede verità. La vuole da chi c’era lì quella sera, dai compagni del suo Elia e da chi indaga. Un giallo: Elia avrebbe fatto un volo non a picco ma una sorta di parabola che avrebeb portato il suo corpo molto lontano da quello che sarebbe dovuto essere il punto di caduta. In questo caso le risposte le dovranno dare i Ris a lavoro tutto il giorno ieri davanti al Campus che ospitava il liceo di Elia.
La mamma di Elia Barbetti, morto nella notte tra mercoledì e ieri dopo esser caduto dal sesto piano dell’albergo-residenza per studenti «Camplus Living Turro» di via Stamina D’Ancona, tra viale Monza e via Padova, vuole la verità. La pretende dai ragazzi in camera – gli unici eventuali testimoni diretti – e dai professori del liceo scientifico Enrico Fermi di Cecina, in provincia di Livorno, che ha organizzato una gita a Milano per una giornata all’Expo. Le sue parole non lasciano dubbi: “Esigo chiarezza, voglio capire come è morto mio figlio. Lo pretendo da tutti, dalla scuola, dagli inquirenti. Andrò fino in fondo”.
I ragazzi hanno già ammesso che prima di andare a dormire avevano fatto uso di spinelli e bevuto forse esagerando tanto che apparentemente non si sarebbero neppure accorti che Elia non era con loro in camera. Secondo la prima ricostruzione sarebbero stati svegliati dal rumore delle sirene di polizia e ambulanza arrivati al mattino dopo la chiamata della guardia giurata che ha ritrovato il corpo del loro compagno.
L’ipotesi principale seguita adesso da chi indaga è una, anche se non si escludono altre piste: Elia aveva bisogno di prendere un pò d’aria, si sarebbe sporto dalla finestra e sarebbe caduto ( anche se lo ribadiamo avrebbe fatto davvero una parabola particolare per precipitare nel posto in cui è stato poi trovato). Ma come detto in precedenza, non si escludono altre piste.