La morte di Mattia dall’Aglio: due gli indagati, la struttura non era idonea?
La morte di Mattia dall'Aglio: due gli indagati, la struttura non era idonea per gli allenamenti in particolare con il caldo estivo?
Come e perchè è morto il giovane Mattia dall’Aglio? Le risposte del caso dovranno arrivare dalle indagini: importantissimi saranno gli esami autoptici ma molto dovrà essere fatto con quelle che vengono definite le vecchie indagini, quelle sul campo. Determinanti potrebbero essere i video di sorveglianza per le forze dell’ordine che cercano di capire le tempistiche. Al momento ci sono due indagati, per omicidio colposo. Va detto che gli inquirenti non pensino che si sia trattato di un omicidio, anche perchè il ragazzo probabilmente è morto stroncato da un infarto ma si concentrano sulle responsabilità. Mattia avrebbe dovuto trovarsi in quel posto? Dai primi rilievi sembrerebbe emerso che la palestra in cui il giovane nuotatore si trovava, non fosse idonea per il tipo di utilizzo che se ne stava facendo. Proprio per questo motivo le indagini dovranno andare a fondo: si cerca di capire se l’inadeguatezza di questo posto abbia potuto in qualche modo provocare la morte del giovane. L’aria condizionata, gli strumenti usati, il fatto che probabilmente Mattia fosse solo mentre non avrebbe dovuto esserlo. Tante circostanze che vanno inserite nel quadro che darà poi tutte le risposte del caso permettendo anche di capire cosa sia successo.
I familiari di Mattia non riavranno il sorriso di un ragazzo di 24 anni indietro ma forse, comprendere anche tutto quello che realmente è accaduto, potrebbe dare loro una maggiore serenità.
LA MORTE DI MATTIA DALL’AGLIO ULTIME NOTIZIE: DUE LE PERSONE ISCRITTE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI
Sono due le persone indagate, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, per la morte di Mattia Dall’Aglio, il nuotatore 24enne che ha perso la vita domenica mentre si allenava in una struttura adiacente al comando dei vigili del fuoco di strada Formigina a Modena. La Procura ha iscritto nel registro, in mano al pm Katia Marino, il nome del presidente dell’associazione «Amici del nuoto», che ha in gestione, da anni, proprio la piscina dei vigili del fuoco, e un tecnico legato alla stessa struttura.
ANALIZZATI ANCHE I VIDEO INTERNI ALLA STRUTTURA: NON SI VEDE NULLA DEL MALORE DI MATTIA
Sarebbero a disposizione degli inquirenti della squadra Mobile della polizia modenese le immagini delle telecamere di sicurezza della struttura di strada Formigina dove il nuotatore è deceduto domenica scorsa. Una cosa molto particolare riguarda il momento in cui Mattia si sente male. Nei video infatti si vedono gli allenamenti fatti dal nuotatore, dei pesi, poi dello stretching. Mattia prende il cellulare per qualche istante e si siede. Poi scompare dall’inquadratura e non si vede nulla del suo malore.