Dal Mondo

Hacker di Anonymos vanno all’attacco della Siria

Contro il governo di Bashar Assad, entrano in campo anche gli Anonymous, il gruppo di hacker famoso per il sostegno a Wikileaks. Obiettivo degli hacker il sito della Difesa siriano, che ha cambiato la propria home page, inserendo un messaggio rivolto agli oppositori di governo. Parole di conforto, quelle dirette ai tanti manifestanti che continuano […]


Contro il governo di Bashar Assad, entrano in campo anche gli Anonymous, il gruppo di hacker famoso per il sostegno a Wikileaks. Obiettivo degli hacker il sito della Difesa siriano, che ha cambiato la propria home page, inserendo un messaggio rivolto agli oppositori di governo.

Parole di conforto, quelle dirette ai tanti manifestanti che continuano la loro lotta per i diritti umani e a cui sono preclusi i contatti con l’estero. A loro hanno fatto sapere che il mondo è dalla loro parte e che tutti i tiranni sono destinati a cadere, a perdere il loro potere. “I tiranni usano la violenza perché non hanno altro. Tutti loro cadranno, Assad è il prossimo”. Sono le parole che si possono leggere all’interno del messaggio lasciato dagli hacker sulla home page governativa rivolte non solo a chi combatte per i propri diritti, ma anche al presidente siriano.

Intanto stamane sono ripresi i bombardamenti sulla città di Dayr Az zor, dove i carri armati hanno ripreso a colpire zone della città. I testimoni oculari parlano di una quarantina di morti ieri, ma adesso non conoscono ancora l’entità dei danni causati dall’attacco di questa mattina.

Contrariamente a quanto dicono i Comitati di coordinamento, il governo e l’agenzia di stato Sana, hanno smentito l’ingresso dei carri armati nella città, ma accusano “terroristi” quali cause di violenza che avvengono nelle varie regioni dello Stato.

Non ha avuto conseguenza, a quanto pare, la telefonata del Segretario generale dell’Onu, che entro giovedì riferirà sulla situazione siriana. Ban Ki-moon, in questi giorni in visita in Giappone, ha continuato ad esortare Assad a porre fine alle violenti repressioni.

Teresa Corrado



Seguici

Seguici su

Google News Logo


Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.