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Libia ultime notizie, Tripoli si prepara a cadere in mano ai ribelli

Libia ultime notizie-È cominciata ieri sera l’offensiva finale delle forze ribelli contro Gheddafi. Le forze anti-regime hanno stretto Tripoli in un assedio stretto e da ieri sera, per tutta la notte si sono sentiti spari ed esplosioni, cominciate in alcuni quartieri della capitale libica, mentre testimoni residenti nella capitale hanno dichiarato che durante la notte […]


Libia ultime notizie-È cominciata ieri sera l’offensiva finale delle forze ribelli contro Gheddafi. Le forze anti-regime hanno stretto Tripoli in un assedio stretto e da ieri sera, per tutta la notte si sono sentiti spari ed esplosioni, cominciate in alcuni quartieri della capitale libica, mentre testimoni residenti nella capitale hanno dichiarato che durante la notte la folla è scesa in piazza per protestare contro il regime.

Festa durante la notte a Bengasi, la città che ha dato inizio all’insurrezione. I ribelli, infatti, sicuri che oramai al leader libico resti poco tempo prima di dover dichiarare la resa, visto che hanno circondato la capitale.

Mentre da Tripoli il rais fa sapere che ci sono migliaia di persone che sono pronte a difendere la città e il regime che ha invitato tutti, attraverso un sms a scendere in piazza per eliminare il nemico.

Il rais si è fatto sentire attraverso un messaggio audio registrato, nel quale elogiava le sue fedeli armate e invitava a riconquistare tutte le città cadute in mano ai ribelli, chiamandoli “ratti” e accusando il presidente francese Nicolas Sakozy di voler prendere per se il petrolio libico.

In tv questa mattina è apparso anche uno dei figli di Gheddafi, Saif al Islam, che ha dichiarato che il regime non ha alcuna intenzione di arrendersi, ma che se i ribelli vorranno, si potrà raggiungere un accordo, aprendo la strada al dialogo. Questa apertura da parte del governo libico, non è la prima ma è sempre venuta meno alle sue promesse.

Intanto a Tripoli non si sentono esplosioni da questa notte e si percepisce una calma apparente, prima dell’attacco finale al nascondiglio di Gheddafi.

Teresa Corrado



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