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Somalia, spari contro un elicottero della Marina Militare Italiana

La pirateria torna a colpire mezzi italiani. Colpi di arma da fuoco sono stati esplosi contro un elicottero della Marina Militare italiana che in quel momento volava sopra le acque somale, perlustrando le coste africane. La marina ha riferito che verso le 6.30, uno degli elicotteri in volo a 400 km a sud di Mogadiscio, […]


La pirateria torna a colpire mezzi italiani. Colpi di arma da fuoco sono stati esplosi contro un elicottero della Marina Militare italiana che in quel momento volava sopra le acque somale, perlustrando le coste africane. La marina ha riferito che verso le 6.30, uno degli elicotteri in volo a 400 km a sud di Mogadiscio, nella zona di Kismaayo, è stato raggiunto da alcuni colpi esplosi forse da una barca o da una postazione della costa.

L’elicottero, un EH101 appartenente alla nave Doria, è uno dei mezzi più moderni in dotazione alla Marina italiana e, anche se raggiunto dai colpi, non ha subito gravi danni, mentre l’equipaggio è rimasto illeso. L’unica perdita che il mezzo ha avuto. È stata quella del carburante, ma i piloti sono stati in grado di tornare sulla nave per le dovute riparazioni, con grande sollievo di tutto l’apparato militare, soprattutto di quello della nave Doria.

Parlando con i giornalisti, il comandante ha riferito che questo non è il primo attacco che i mezzi italiani hanno subito nonostante si stiano prodigando per il controllo di movimenti sospetti di battelli che potrebbero essere utilizzati dai pirati per le loro azioni contro qualsiasi nave mercantile in transito nella zona della Somalia.

I pirati somali non sono nuovi ad attacchi contro navi mercantili. Ma la pirateria è un fenomeno oramai in uso quotidiano delle coste africane dove risiedono i pirati moderni, pronti ad impossessarsi di mercantili battenti qualsiasi bandiera e decisi a rilasciare l’equipaggio e relativo carico solo in cambio di un riscatto da parte dell’armatore o dello stato interessato.

La perlustrazione delle navi non solo italiane, ma anche di altre nazionalità, serve a rendere sicure le rotte dei mercantili da attacchi del genere.

Teresa Corrado



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