Dal Mondo

Ragazzina annuncia il suicidio: gli utenti di Twitter la salvano

Aveva annunciato di aver assunto dei farmaci per suicidarsi: le coetanee su twitter la salvano.


Per fortuna è finita bene la storia di Taylor, una ragazzina che aveva annunciato via Twitter il suo suicidio. Ecco la storia. Lo scorso 8 novembre, la ragazzina statunitense, aveva scritto sul social network dei “cinguettii”:  “Non mi ritwitta nessuno e questo mi fa essere triste” . Ma è stato nella notte del 26 novembre, dunque 3 giorni fa, che la giovane ha detto a tutti di volerla fare finita. Taylor aveva annunciato infatti, tramite il social network, di aver ingerito moltissimi farmaci, per cercare di suicidarsi, sperando in un’overdose. È stato a quel punto che le sue coetanee, si sono allarmate, e hanno iniziato a ritwittare quello che aveva appena scritto la ragazzina. L’attività delle ragazze che sono riuscite a salvarla è stata talmente attiva da riuscire a rendere l’hashtag #prayforTaylor (letteralmente prega per Taylor) un trend mondiale.A quel punto i membri della famiglia della giovane sono stati avvertiti di quello che stava accadendo, e i genitori della piccola sono corsi in ospedale, dove i medici sono riusciti a salvarle la vita. Da quello che si è appreso, sembrerebbe che la ragazzina sia stata spinta all’estremo gesto, quello di togliersi la vita con un cocktail di farmaci, dopo aver saputo di non poter partecipare ad un concerto del gruppo al Madison Square Garden di New York. La storia di Taylor è una storia difficile anche per altro: la ragazzina è infatti affetta da un disturbo raro, chiamato misofonia. Il disturbo rende la giovane ipersensibile ai suoni innescando reazioni incontrollabili di rabbia e impulsi suicidi.

Tuttavia c’è anche da aggiungere un nuovo fenomeno di “isteria collettiva” che si sta sviluppando su Twitter e che è studiato dagli esperti. Secondo quanto si apprende il fenomeno è connesso spesso con il fandom di band giovanili, in cui il bisogno di attenzione dei ragazzi più soli sfocia nelle morbose dichiarazioni di suicidio. 



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