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Bomba all’ambasciata francese di Tripoli, due feriti

Autobomba all'ambasciata francese in Libia: le ultime notizie


Un’ autobomba è esplosa questa mattina all’ambasciata francese di Tripoli. Secondo quanto riferito da fonti della sicurezza libica si tratterebbe di un attentato all’ambasciatore, fortunatamente sano e salvo: «C’è stato un attacco all’ambasciata. Crediamo che si sia trattato di un’autobomba». L’edificio è stato danneggiato, con una parte del muro di cinta abbattuta, e due guardie sono rimaste ferite. L’attentato, compiuto alle 7 del mattino, sarebbe il primo avente luogo nella capitale, in seguito al conflitto del 2011 che portò alla caccia di Gheddafi. L’esplosione, di potente entità, ha distrutto due autovetture parcheggiate nei pressi dell’ambasciata. Non tarda la reazione di Parigi. Il ministro degli Esteri, Laurent Fabius, condanna l’improvviso attacco definendolo “attacco odioso”. Il ministro ha aggiunto: «In collaborazione con le autorità libiche, faremo ogni sforzo perché sia fatta luce sulle circostanze di questo atto odioso e i responsabili vengano rapidamente identificati».

Nella giornata di oggi è previsto un volo diretto a Tripoli di Laurent Fabius. Il ministro atterrerà sul posto per occuparsi, secondo direttive affidategli da Hollande di «prendere tutte le misure necessarie sul posto» per garantire la sicurezza della sede diplomatica, e «sovrintendere al rimpatrio» dei due feriti.

Il ministro degli Esteri libico ha dichiarato: «Condanniamo con forza questo atto che consideriamo un atto terroristico nei confronti di un paese fratello che ha sostenuto la Libia durante la rivoluzione».
Dopo aver letto un comunicato sulla notizia dell’attentato il Presidente transalpino François Hollande reagisce asserendo: «Questo atto prende di mira, attraverso la Francia, tutti i Paesi della comunità internazionale impegnati nella lotta contro il terrorismo». Hanno inizio le indagini sull’attentato e, al fine di agevolare la ricerca sull’andamento e scoprire le motivazioni dell’attacco, verrà creata una commissione mista franco-libica. Il ministro Aziz ha esortato tutti i libici a collaborare, in modo da fornire ogni possibile informazione su altre eventuali minacce.



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