Alluvione in Texas, strage di bambini: almeno 25 i morti, decine i dispersi
Si cercano i dispersi in Texas, al momento sono decine. Le vittime confermate almeno 24: è una strage di bambini
Mentre gli Stati Uniti si preparavano a celebrare il Giorno dell’Indipendenza, una tragedia inaspettata ha colpito il cuore del Texas. Nella notte tra il 3 e il 4 luglio, piogge torrenziali si sono abbattute sulla Hill Country, una delle zone più suggestive e turistiche dello Stato, trasformando i festeggiamenti in una corsa disperata alla sopravvivenza.
Alluvione in Texas: pioggia battente e fiumi impazziti
Tra i fiumi che hanno rotto gli argini, il Guadalupe River è stato il più violento. In poche ore, sono caduti oltre 300 millimetri di pioggia, un quantitativo che avrebbe messo in crisi anche aree meglio attrezzate. Interi tratti del fiume sono esondati con una rapidità devastante, cogliendo di sorpresa residenti e turisti.
Le città più colpite sono state Kerrville, Comfort, Boerne e le zone limitrofe, dove l’acqua ha spazzato via strade, ponti, veicoli e abitazioni. In pochi minuti, diversi campeggi lungo il fiume si sono trasformati in trappole sommerse.
Una tragedia umana senza precedenti
Il bilancio è drammatico: almeno 25 persone hanno perso la vita, tra cui molte ragazze ospiti di un campo estivo, il Camp Mystic, travolto dall’improvviso innalzamento del livello dell’acqua. Al momento si contano anche numerosi dispersi, tra cui minori, mentre le operazioni di ricerca proseguono senza sosta con l’impiego di elicotteri, droni e unità speciali della Guardia Nazionale.
Sono oltre 200 le persone tratte in salvo, molte delle quali rifugiate su tetti o alberi in attesa dei soccorsi. Numerose famiglie hanno perso tutto dopo l’ennesimo alluvione che ha sconvolto il Texas e si trovano ora nei centri di accoglienza allestiti d’urgenza in scuole, centri commerciali e palazzetti dello sport.
Che cosa è successo in Texas? L’origine del disastro
Secondo gli esperti del Servizio Meteorologico Nazionale, l’alluvione è stata causata da un’intensa perturbazione collegata ai resti della tempesta tropicale Barry, che ha scaricato in poche ore l’equivalente di settimane di pioggia. Una combinazione micidiale tra terreni secchi, che non hanno assorbito l’acqua, e un sistema fluviale già provato dalla stagione primaverile.
Molti climatologi sottolineano come eventi di questa intensità stiano diventando sempre più frequenti e violenti, in linea con le tendenze globali legate al cambiamento climatico. L’aria più calda trattiene più umidità, e quando le nuvole si scaricano, lo fanno con una forza distruttiva.
Le autorità in campo
Il governatore del Texas, Greg Abbott, ha dichiarato lo stato d’emergenza per le contee colpite, mobilitando risorse statali e federali. Sono stati attivati centri per il ricongiungimento delle famiglie e squadre specializzate per il recupero dei dispersi. Anche la FEMA (l’agenzia federale per la gestione delle emergenze) è scesa in campo con mezzi e personale.
Molti sindaci locali hanno deciso di annullare i festeggiamenti del 4 luglio, sia per rispetto alle vittime che per garantire la sicurezza pubblica. A Kerrville, Buda e Boerne, gli spettacoli pirotecnici sono stati sostituiti da sirene, elicotteri e messaggi d’allerta.
Una comunità ferita ma determinata
La Hill Country, famosa per i suoi paesaggi ondulati e i fiumi balneabili, è oggi un territorio sconvolto, ma non piegato. I cittadini si stanno mobilitando per aiutare i vicini, ospitare chi ha perso la casa e donare beni di prima necessità.
Molte domande restano aperte: si poteva fare di più per prevenire la tragedia? I sistemi d’allerta erano adeguati? Le strutture turistiche erano davvero preparate a un evento simile? Sono domande a cui sarà necessario rispondere. Ma ora, il tempo è per la solidarietà e per la ricostruzione. Queste per ora le ultime notizie dal Texas dove si continua a lavorare alla ricerca dei dispersi.