Economia

Pensioni quota 100 ultime notizie, ampliati i requisiti: ecco tutte le novità

Potrebbero essere ampliati i requisiti per accedere alle pensioni quota 100 nel procedimento di conversione del decreto in legge

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L’ufficializzazione delle pensioni quota 100 è alle battute finali ed è possibile che possano essere ampliati i requisiti. Anche altre novità potrebbero andare a modificare il decreto n. 4/2019 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 gennaio 2019. Secondo quanto si apprende, potrebbe esserci un emendamento che riguarda gli esodati. Quest’ultimi, con un riscatto forfait pari a 2.260 euro per ogni anno in cui non c’è stata contribuzione, possono accedere all’opzione donna e alle pensioni quota 100. E’ possibile riscattare fino ad 8 anni di contributi in questo modo. A poter usufruire di questa possibilità sono circa 1.300 lavoratori. Scopriamo quali sono le ultime notizie sulla quota 100 e sul decretone che sta per diventare legge.

PENSIONI QUOTA 100 ULTIME NOTIZIE, VENGONO AMPLIATI I REQUISITI CON UN EMENDAMENTO?

Come vi abbiamo detto, secondo alcune indiscrezioni 1.300 esodati potrebbero rientrare nelle pensioni quota 100 versando una cifra forfait di 2.260 euro per ogni anno di mancata contribuzione. Arriverebbero così a colmare fino ad 8 anni potendo accedere anche all’opzione donna. Dunque anche queste persone rientrerebbero nei requisiti per accedere alla quota 100 e non solo, ampliando di fatto la platea dei beneficiari.

PENSIONI, TUTTE LE MODIFICHE AL DECRETO CHE POTREBBERO ARRIVARE

Ma non finisce qui, perché altre modifiche sarebbero state apportate alla misura. Sempre secondo quanto trapelato, ci sarebbe un emendamento che interviene sul ricalcolo della contribuzione aggiuntiva. Di questa ne beneficiano, allo stato attuale, i sindacalisti. Cosa cambierebbe dunque con questo emendamento? Riguardo alla contribuzione aggiuntiva, ne sarebbe stata ridotta la portata in virtù del futuro pensionamento. Ciò potrebbe essere valido solo per chi rientra nel regime misto, con un’anzianità contributiva al 1992. Inoltre non si tratterebbe di una soluzione retroattiva.

LE MAMME POTRANNO ANDARE IN PENSIONE PRIMA?

Dunque le novità non riguardano solo le pensioni quota 100, ma anche il sistema pensionistico in generale e il reddito di cittadinanza. Non è escluso che si discuta anche delle agevolazioni contributive destinate alle donne lavoratrici con figli. Le mamme potrebbero richiedere la pensione con meno anni di contributi versati anche in base al numero dei figli avuti. In questo caso ci sono varie ipotesi in piedi. Si potrebbe accedere alla pensione prima, calcolando 4 mesi per ogni figlio avuto fino ad un massimo di 12 mesi. L’altra possibilità è quella di riconoscere 3 anni di contributi figurativi ad ogni donna con più di 50 anni e con almeno 20 anni di contributi versati.

Non ci resta che attendere l’ufficialità delle pensioni quota 100 e di tutte le misure presenti nel decreto al fine di comprendere cosa succederà. Davvero verranno ampliati i requisiti?



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