Economia

Aumento costo energia: come difendersi dal caro bollette

Aumentano i costi del kWh in bolletta energia: ecco gli stratagemmi migliori per mantenere al minimo le fatture senza rinunciare a nulla

Dal 1° luglio sono entrate in vigore le nuove tariffe luce definite dall’Autorità per Energia Reti e Ambiente (ARERA) per i clienti del servizio di tutela. Rispetto al trimestre precedente, il costo dell’energia elettrica in bolletta subisce un aumento del +1.9%. Dopo gli aumenti del 2018, che hanno portato il costo al kWh dell’elettricità ai massimi storici, e a seguito del calo d’inizio 2019, il nuovo incremento della tariffa è una brutta notizia per chi è servito dal mercato tutelato.

Anticipando il passaggio forzato al mercato libero previsto per luglio 2020, potrebbe essere arrivato il momento di compiere il passo: abbandonare il servizio di maggior tutela per scegliere l’offerta più conveniente della libera concorrenza, magari grazie all’aiuto di un comparatore online di tariffe luce e gas come Compara Semplice.

Al di là della decisione di cambiare fornitore, è possibile difendersi dal caro bollette mantenendo il contratto di fornitura attuale? Osservando alcune buone prassi sul consumo di energia elettrica, si può risparmiare ogni mese, salvando il bilancio familiare da brutte sorprese in bolletta.

Risparmiare in bolletta: spegnere le luci basta?

Chi è attendo a risparmiare sui consumi, non solo per questioni di portafoglio, ma anche per un’etica ecologista, ha imparato a spegnere le luci appena si esce da una stanza. Per quanto sia, di certo, una buona abitudine, il consumo delle lampadine di oggi non ha un impatto rilevante sulla bolletta dell’energia elettrica. Si dovrà fare qualcosa in più.

Lavabiancheria, asciugatrici, lavastoviglie, forni, frigoriferi e condizionatori sono gli elettrodomestici più diffusi, imputati dei picchi di assorbimento delle utenze domestiche. È lì che dovremo concentrare i nostri sforzi di risparmio che non richiedono necessariamente la rinuncia ai comfort casalinghi.

Lavabiancheria e lavastoviglie

Il loro maggior assorbimento deriva dal riscaldamento dell’acqua. La soluzione di risparmio è, dunque, molto semplice: scegliere temperature di lavaggio in base alle reali esigenze (raramente avrete bisogno di cicli di lavaggio di biancheria oltre i 40°C). Inoltre è consigliabile avviare gli elettrodomestici solo a carico completo e senza pre-lavaggio.

Asciugatrice

Un ausilio indispensabile, soprattutto per coloro che non possono stendere i panni all’esterno. Tuttavia, si tratta di un elettrodomestico che assorbe molta energia ed è consigliabile ricorrervi solo quando strettamente necessario.

Forno

Il maggior consumo si ha con il grill. Può essere una buona idea, dunque, evitare cotture lunghe che richiedono questo tipo di funzione. Inoltre, è buona abitudine evitare di aprire il forno spesso: ogni volta che si apre lo sportello, la temperatura interna cala di circa 5°C, obbligando l’elettrodomestico a riscaldare le resistenze per raggiungere nuovamente la temperatura impostata. Per risparmiare cucinando, vi invitiamo a leggere il nostro approfondimento sul tema.

Frigorifero

Oltre all’ovvia indicazione di evitare di tenere aperto lo sportello di un frigorifero, l’ottimizzazione dei consumi di questo elettrodomestico passa per una cura nel suo posizionamento. È fondamentale che il frigorifero sia lontano da fonti di calore (come i radiatori del riscaldamento, il forno o i fornelli) e non riceva luce diretta del sole. La temperatura interna ideale è di 4°C. Monitorandola con un termometro, si dovrà regolare il termostato ed è bene tenere conto del fatto che il frigorifero consuma maggiormente quando è vuoto. Il freezer, invece, lavora meglio quando è sbrinato: un’operazione che dovrebbe essere effettuata almeno due volte l’anno. Qualora si fosse in procinto di acquistare una nuova cucina, è consigliabile evitare la scelta dei frigoriferi incassati: nelle temperature calde, il motore può andare in sofferenza per mancanza di ricambio d’aria.

Condizionatore

Le temperature raggiunte in estate non lasciano scampo: il condizionatore è divenuto un elettrodomestico fondamentale per il comfort abitativo. Tuttavia fornisce anche un pesante contributo al valore della bolletta dei mesi estivi. Oltre a optare per un condizionatore di classe A+ o superiore, è importante che venga installato in posizione elevata e senza ostacoli davanti. In questo modo, l’aria raffreddata verrà distribuita senza affaticare troppo la macchina. Il motore, invece, è consigliabile che non venga posto in un luogo in cui batte il sole per evitarne il surriscaldamento.

Per mantenere la casa in una condizione termoigrometica ideale, è indicato evitare fonti di caldo e di umidità. In questo, gli altri elettrodomestici, spesso, non aiutano. Lavatrici, lavastoviglie e forni possono peggiorare la sensazione di caldo alzando la temperatura e il livello di umidità degli interni. Per evitare ciò, si consiglia di programmare lavatrici e lavastoviglie per cicli di lavaggio notturni e mai in contemporanea.

Inoltre, per risparmiare sulla spesa del condizionatore in bolletta, si può scegliere l’alternativa dei ventilatori a soffitto: assorbono molto meno e abbassano la temperatura quanto basta per trarne giovamento.

Sfruttare le fasce orarie: il consumo smart

Per chi ha un contratto di fornitura d’energia elettrica con tariffa bioraria o multi oraria, può sfruttare la differenza dei costi di consumo, per risparmiare qualche euro in bolletta. Questo tipo di contratto è indicato soprattutto per quelle case frequentate prevalentemente fuori dagli orari d’ufficio (o di apertura dei negozi). In questo caso, si può programmare l’uso degli elettrodomestici che assorbono più elettricità durante le fasce low cost (vale a dire le fasce fuori punta F2 e F3).

Credit: https://cdn.pixabay.com/photo/2019/06/25/07/02/light-bulb-4297600_960_720.jpg

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