Economia

Pensioni, addio a quota 100: arriva la conferma dell’Inps

Le pensioni quota 100 arriveranno al termine della sperimentazione senza essere rinnovate

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Pensioni ultime notizie: l’addio a quota 100 sembra ormai essere una certezza e arriva anche la conferma dell’Inps. A parlarne è stato Pasquale Tridico, presidente dell’Istituto, nel corso di un’intervista per la trasmissione Circo Massimo di Radio Capital. Sono giorni che ci si chiede che fine farà la quota 100. Sulla Nota di aggiornamento al Def non se ne parla e dunque le ipotesi in campo sono state molte. Si è parlato di abolizione, così come vorrebbero molti esponenti del Pd e i renziani, ma anche di possibili modifiche. Scopriamo cosa ha detto Tridico al riguardo e quali saranno le sorti delle pensioni quota 100.

PENSIONI QUOTA 100 ULTIME NOTIZIE: LE PAROLE DI PASQUALE TRIDICO

Il Presidente dell’Inps, nel corso della sua intervista, ha fatto sapere che l’addio a quota 100 ci sarà dopo il 31 dicembre 2021. Dunque la misura arriverà alla sua scadenza senza alcun rinnovo. Tridico ha inoltre dichiarato di essere sulla stessa linea d’onda di Roberto Gualtieri, nuovo Ministro dell’Economia e delle Finanze. Ciò che bisogna poi considerare è il fatto che molti lavoratori hanno scelto di non uscire dal lavoro con la quota 100 e questo ha portato a un buon risparmio per lo Stato.

QUOTA 100 ADDIO AL TERMINE DELLA SPERIMENTAZIONE

La quota 100 è stata introdotta dal Governo composto da M5S e Lega al fine di superare in parte la Legge Fornero, che prevede l’uscita dal lavoro a 67 anni di età. Dunque si voleva dare la possibilità a molte persone di poter andare in pensione prima, a 62 anni di età con 38 anni di contributi versati. La misura è a carattere sperimentale e ha una durata triennale, dal 2019 al 2021. Mentre il precedente Governo aveva dichiarato di attendere il termine della sperimentazione per decidere cosa fare della quota 100, la nuova maggioranza ha fatto sapere che la quota 100 finirà il 31 dicembre 2021. A rimanere esclusi saranno coloro che raggiungono i requisiti solo dopo quella data, che non avranno la possibilità di lasciare il lavoro anticipatamente. E’ possibile però che il Governo pensi a soluzioni sostitutive al fine di evitare questo scatto di 5 anni.

La bassa adesione a quota 100, che è andata calando via via nei mesi, ha portato comunque al risparmio di circa un miliardo di euro. Sono poco più della metà dei lavoratori previsti quelli che hanno deciso di beneficiare della misura, pur avendo tutte le carte in regola. Probabilmente i soldi risparmiati verranno reinvestiti in altre misure importanti, come l’Ape social e l’opzione donna, che saranno prorogate nel 2020.



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