Economia

Bonus rottamazione, arriva un assegno di 1.500 euro: i requisiti per averlo

Arriva il bonus rottamazione per coloro che rottamano una vecchia auto che consiste in un buono mobilità

bonus rottamazione


Arrivano buone notizie per chi decide di rottamare la sua vecchia auto, grazie all’introduzione del bonus rottamazione, che consiste in un assegno da 1.500 euro. Questa è una delle novità a seguito dell’approvazione del Dl Clima dal Consiglio dei Ministri. E’ stato dunque previsto un fondo pari a 255 milioni di euro da utilizzare nel cosiddetto “Programma sperimentale buono mobilità“. Cosa prevede? Coloro che vivono nei comuni a rischio procedura di infrazione da parte dell’Ue a causa degli alti livelli di smog, possono ottenere quella cifra rottamando una vecchia auto. Ma quali sono i requisiti per accedere a questo assegno? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere e chi può ottenere il bonus rottamazione.

DL CLIMA: ARRIVA IL BONUS ROTTAMAZIONE MA NON PER TUTTI

Il bonus rottamazione rientra nel “Programma sperimentale buono mobilità“, per coloro che vivono nei comuni che fanno registrare livelli di inquinamento dell’aria molto elevati. Tali comuni sono interessati dalle procedure di infrazione dell’Ue. Al fine di ridurre l’inquinamento e di evitare la procedura dunque, si incentivano i cittadini detentori di una vecchia auto a rottamarla.

Chi può ottenere il bonus rottamazione

Questo bonus viene erogato a chi risulti residente nei comuni di cui vi abbiamo parlato sopra rottamando una vettura entro il 31 dicembre 2021. Ovviamente l’assegno di 1.500 euro non riguarda tutte le auto ma solo quelle omologate fino alla classe Euro 3. Inoltre anche per la rottamazione di motocicli omologati fino alla classe euro 3 a due tempi e quelli euro 2 sono previsti incentivi pari a 500 euro.

In cosa consiste il bonus rottamazione

Questo assegno verrà erogato fino a esaurimento dei fondi destinati. Ma come funziona? Non si tratta di un vero e proprio buono in denaro. Si parla piuttosto di un buono mobilità. I 1.500 euro non costituiscono un reddito imponibile, e possono essere utilizzati non oltre i tre anni per acquistare abbonamenti al trasporto pubblico locale ma anche regionale. Inoltre questa somma si può utilizzare per servizi integrativi, come quello delle biciclette con pedalata assistita.

Gli altri provvedimenti per una mobilità sostenibile

Arrivano anche fondi pari a 40 milioni di euro al fine di migliorare il trasporto pubblico locale realizzando o migliorando le corsie preferenziali. Anche in questo caso a poter fare richiesta dei fondi sono i comuni interessati dalla procedura di infrazione comunitaria. L’obiettivo è quello di incentivare l’utilizzo di autobus e altri mezzi di trasporto pubblico al fine di limitare l’inquinamento dell’aria nelle città che registrano alti livelli di smog.



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