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Sindaco Rocca di Papa morto per salvare i dipendenti dalle fiamme: Emanuele Crestini non ce l’ha fatta

Il sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini, è morto da eroe a seguito dell'esplosione e dell'incendio al palazzo del Comune

Sindaco Rocca di Papa morto


Il sindaco di Rocca di Papa è morto nella serata di ieri, giovedì 20 giugno 2019. Emanuele Crestini, 47 anni, è morto per salvare i dipendenti del comune dalle fiamme. La mattina dello scorso 10 giugno, un’esplosione ha interessato il palazzo del Comune che è andato in fiamme. Il sindaco di Rocca di Papa, invece di scappare e mettersi in salvo al più presto, è rimasto dentro assicurandosi che tutti i dipendenti fossero in salvo. Lo ha fatto nonostante avesse delle ustioni sul corpo, alle braccia e al volto, respirando quel fumo nero che, a distanza di dieci giorni, non gli ha lasciato scampo. Insieme a lui a perdere la vita lo scorso martedì è stato Vincenzo Eleuteri, 68 anni, delegato del Sindaco di Rocca di Papa ai Servizi cimiteriali. Entrambi erano ricoverati presso l’ospedale Sant’Eugenio.

SINDACO DI ROCCA DI PAPA MORTO DA EROE DOPO AVER LOTTATO PER DIECI GIORNI TRA LA VITA E LA MORTE

Il sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini, è deceduto dopo alcuni giorni a causa del fumo nero inalato nel corso dell’incendio, mentre era intento a mettere in salvo le altre persone presenti nel palazzo del Comune. Probabilmente, se fosse uscito prima, si sarebbe salvato. Insieme ad Eleuteri però ha deciso di rimanere, come hanno testimoniato le persone tratte in salvo proprio da lui. Il sindaco di Rocca di Papa è morto nell’anniversario della sua nomina, avvenuta 3 anni fa.

A causare l’esplosione è stata una fuga di gas ad opera di tre operai operanti per la ditta Tecnogeo di Frosinone. Un’ora prima dell’incendio avevano rotto una tubatura dell’Italgas per errore. Dunque, attraverso un percorso sotterraneo, il metano è arrivato nel seminterrato del palazzo raggiungendo i 4 piani superiori attraverso la tromba dell’ascensore. E’ possibile che il percorso del gas sia stato favorito da uno straccio infilato nella falla per bloccare la fuoriuscita del gas, intervento decisamente grossolano che potrebbe aver avuto l’effetto opposto. Nell’esplosione del 10 giugno sono rimaste ferite 16 persone tra cui 4 bimbi dell’asilo vicino Centro Urbano. A riportare le ferite più gravi erano proprio il sindaco di Rocca di Papa e Eleuteri, con il 36% e il 44% di ustioni sul corpo di secondo e terzo grado.

Le indagini accerteranno le responsabilità dell’accaduto. A quanto pare la fuga di gas precedente alla deflagrazione nel palazzo del Comune, sarebbe stata preceduta da un forte odore di gas. Per circa un’ora, secondo la Procura di Velletri, nessuno ha deciso di evacuare l’edificio e contattare i soccorsi. Attualmente tre persone sono indagate per disastro colposo e lesioni gravissime in concorso. A seguito della morte di Crestini e Eleuteri, dovrebbe aggiungersi l’accusa di omicidio colposo plurimo. I tre indagati sono il titolare della Tecnogeo, di suo fratello geologo e di un altro geologo che era stato ingaggiato dal Comune per delle analisi sul sottosuolo di Rocca di Papa.



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