Fermati i presunti assassini di Alessandro Coatti: sono giovanissimi, prendevano di mira gli stranieri
Sono state arrestate 4 persone per l'omicidio di Alessandro Coatti, una sorta di banda che ingannava i turisti stranieri
Svolta nel caso del ricercatore italiano, Alessandro Coatti, ucciso e smembrato a Medellín: i presunti assassini sono tre ragazzi e una ragazza tra i 19 e i 22 anni
È arrivata una svolta decisiva nell’orribile vicenda che ha scosso l’Italia e la Colombia: quattro giovani colombiani sono stati arrestati con l’accusa di aver assassinato Alessandro Coatti, il ricercatore italiano di 38 anni ucciso a Medellín e poi brutalmente smembrato due mesi fa.
Si tratta di Oswal Moisés Ospino Navarro, Isaac Enrique Márquez Charris, Andrea Camila Berdugo Escorcia e Brian Augusto Cantillo Salcedo: tre ragazzi e una ragazza, tutti di età media intorno ai 20 anni. Gli arresti sono avvenuti lo scorso sabato 21 giugno, tra le città di Medellín, Arjona, Bogotá D.C. e Santa Marta.
Omicidio Alessandro Coatti: una banda che prendeva di mira turisti stranieri
Secondo le autorità colombiane, i quattro farebbero parte di una banda criminale specializzata nel prendere di mira cittadini stranieri. Il modus operandi era sempre lo stesso: le vittime venivano presumibilmente drogate, poi derubate dei beni personali e svuotate dei conti bancari attraverso i dispositivi mobili sottratti.
Nel caso di Coatti, però, qualcosa sarebbe andato storto: l’aggressione si sarebbe trasformata in omicidio.
Colpito a morte e poi smembrato: i risultati dell’autopsia
L’autopsia eseguita in Colombia ha chiarito che Alessandro Coatti è stato ucciso da numerosi colpi inferti con oggetti contundenti. Solo in un secondo momento il corpo del biologo è stato smembrato, probabilmente nel tentativo di far sparire le tracce.
Nel frattempo, la salma del 38enne è rientrata in Italia, a Ravenna, ed è stata messa a disposizione delle autorità italiane. Per mercoledì è previsto un nuovo esame autoptico, affidato al medico legale Dario Raniero, che effettuerà una TAC approfondita su ogni parte del corpo per acquisire ulteriori elementi utili all’indagine.
Indagini ancora in corso: si cercano altri complici
Le indagini proseguono su più fronti. Le autorità colombiane stanno verificando se esistano altri membri coinvolti nel gruppo criminale e stanno approfondendo i collegamenti tra gli arrestati e altre possibili vittime.
In un comunicato ufficiale, Camilo George, segretario del Governo di Santa Marta, ha espresso vicinanza alla famiglia della vittima:
“Siamo molto addolorati per quanto accaduto ad Alessandro Coatti. Non sarebbe mai dovuto succedere. Davanti a questo esecrabile fatto, abbiamo unito tutti gli sforzi per fare giustizia.”
Niente potrà mai colmare il vuoto che Alessandro Coatti ha lasciato nelle vite di tutte le persone che lo amavano ma per i familiari, sapere di avere giustizia e sapere che i suoi assassini sono in carcere, è comunque, una prima consolazione.