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Livorno, cadavere trovato nel sacco a Pelo: indagati figlio e nuora di Simonetta Gaggioli

Sono indagati il figlio e la nuora di Simonetta Gaggioli, la donna trovata morta in un sacco a pelo in provincia di Livorno

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Qualche giorno fa, in provincia di Livorno, è stato trovato un cadavere in un sacco a pelo, quello di Simonetta Gaggioli, 73 anni. Il figlio e la nuora della donna sono indagati per occultamento di cadavere. Il corpo dell’anziana donna è stato individuato nella zona di Riotorto, a Piombino, sul ciglio della strada. Non si conoscono però le cause del decesso di Simonetta Gaggioli. Pare però che, da una prima analisi visiva del cadavere, non emergano segni di violenza. Solo l’esame autoptico riuscirà a fare chiarezza sulle cause della morte della donna, per comprendere se sia o meno da attribuire a cause naturali.

LIVORNO, CADAVERE TROVATO IN UN SACCO A PELO: SIMONETTA GAGGIOLI E’ STATA UCCISA?

Indagati per occultamento di cadavere sono il figlio della donna, Filippo Andreani, 47 anni, e la moglie Adriana Rocha, nuora della vittima. Ad occuparsi del caso sono i carabinieri. L’ipotesi di reato per i due indagati è quella di occultamento di cadavere. I coniugi sono stati ascoltati dagli investigatori che si occupano del caso. Inoltre la loro automobile è stata posta sotto sequestro per effettuare tutti i rilievi del caso. Infatti proprio in automobile potrebbe essere stato trasportato il cadavere della vittima in un sacco a pelo.

Simonetta Gaggioli è stata attiva in politica ed era inoltre un’ex funzionaria della Regione Toscana. Viveva nella provincia di Livorno, da qualche tempo, proprio in casa del figlio e della nuora, con i suoi nipotini. Qualche giorno prima del ritrovamento Filippo Andreani, figlio della Gaggioli, ne aveva denunciato la scomparsa non avendola vista rincasare per alcuni giorni. Era dal giorno 27 luglio 2019 che non aveva notizie della madre. In un primo momento però la cosa non aveva creato preoccupazione. Infatti la donna era solita allontanarsi per qualche giorno per andare a trovare amici e parenti. Attualmente non ci sono però elementi concreti per considerare i due colpevoli della morte dell’anziana signora.

Sicuramente i risultati dell’autopsia costituiscono un elemento chiave delle indagini, consentendo di fare chiarezza sulle cause che hanno portato al decesso. L’ipotesi di occultamento di cadavere risulta essere sensata solo in virtù di un omicidio. Nel caso di una morte avvenuta per cause naturali, il mistero rischia di infittirsi ulteriormente. Sta di fatto che il cadavere, al momento del ritrovamento, era in avanzato stato di decomposizione tanto da non rendere immediatamente riconoscibile la donna se non dai suoi oggetti personali. Non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti su questa storia che arriva dalla provincia di Livorno.



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