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Inquietante scoperta ad Altavilla: la figlia 17enne è indagata, ha partecipato alle torture

Le ultime notizie che arrivano da Altavilla Milicia sono scioccanti: la minorenne sopravvissuta avrebbe partecipato alle torture e ai riti suoi suoi fratelli morti durante i rituali

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Emergono dettagli inquietanti dalle indagini sulla strage di Altavilla Milicia. Per giorni ci si è interrogati su una questione: come mai la figlia 17enne di Barreca fosse la sola sopravvissuta alla strage e come mai non avesse trovato il modo di chiedere aiuto. La prima ipotesi lasciava pensare che la ragazzina fosse stata risparmiata, in quanto figlia prediletta dell’assassino e che fosse stata drogata per giorni o sedata. Emerge invece una inquietante e sconvolgente verità. Il nome della ragazzina, una minore, è nel registro degli indagati. Avrebbe infatti partecipato alle torture dei suoi due fratelli. Si valuta anche la posizione della minore rispetto a quello che è successo a sua madre.

E’ una storia delicata e complessa, chi indaga avrà il difficile compito di mettere tutti insieme dei tasselli che raccontano la storia di una strage ma non solo. Perchè a quanto pare, la situazione in quella villetta, era degenerata da tempo. Il delirio mistico che ha travolto la famiglia, convinta di doversi liberare dalla presenza del demonio – ha spiegato oggi il procuratore di Termini Imerese Cartosio – è iniziato a dicembre, oltre un mese fa, quando Sabrina Fina e Massimo Carandente hanno iniziato a frequentare abitualmente quella che oggi in paese è conosciuta come la “villetta degli orrori”. Antonella Salamone, che è stata mostrata in un video i primi di febbraio mentre va in un panificio a ordinare delle pizze ( dalla quantità emerge che non erano solo per la sua famiglia, ma che in quella casa c’erano anche altre persone), avrebbe cercato di fare di tutto per impedire che i riti sui suoi figli andassero avanti. La donna, secondo quanto emerge, è la sola a non aver partecipato ai rituali contro i demoni.

Altavilla: Antonella Salamone si sarebbe ribellata alle torture dei suoi figli

La donna sarebbe stata uccisa perchè si sarebbe ribellata, avrebbe detto no a quei rituali che negli ultimi giorni erano diventati totalmente ingestibili, tanto da portare alla morte dei suoi due bambini, a detta del padre e delle altre due persone coinvolte in questa strage, posseduti dai demoni. Potrebbe esser stata uccisa proprio perchè ha detto no ai rituali, di questo sono convinti gli investigatori.

Non è escluso che in questa complicata e drammatica vicenda ci siano coinvolte anche altre persone, lo ha spiegato questa mattina in conferenza stampa anche il procuratore. Bisognerà poi valutare anche la posizione della 17enne che, se decidesse di collaborare, non più plagiata da suo padre, potrebbe raccontare tutto quello che realmente è accaduto nella villetta degli orrori di Altavilla Milicia.

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