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Twitta che ti passa, Palazzo Chigi e i trombati

Palazzo Chigi e i trombati illustri protagonisti della nostra rubrica Twitta che ti passa


Stavamo cercando il protagonista della nostra rubrica Twitta che ti passa ma questa mattina siamo stati davvero molto fortunati. Non abbiamo dovuto fare molto grazie all’assist che ci ha fornito Palazzo Chigi. Sulla scia del social network su cui tutto si può dire anche coloro che scrivono dall’alto dei palazzi si sono lasciati prendere un pò la mano con un tweet dedicato ai “trombati”. Nulla di eccezionale se pensate che da ieri questo termine rimbalza da un quotidiano all’altro, sui siti web e appunto sui social network. Ma che possiamo farci, siamo in Italia dove le istituzioni rimangono pur sempre tali e non possono permettersi simili atteggiamenti. Così è caccia al tweet incriminato che evidentemente non è stato molto gradito dai diretti “trombati”.

Cosa succede? Semplice: si torna indietro come solo noi sappiamo semrpe ben fare, si chiedono le scuse e tutto torna come prima. Già perchè pensate che in un paese in cui ci sarà una situazione di ingovernabilità, in cui satà impossibile fare una legge se non si trova un accordo, in un paese che potrebbe entrare in un tunnel senza fine si pensa ai trombati. Per chi non lo sapesse sono i politici che a causa della legge elettorale fortemente voluta da loro qualche anno fa si sono ritrovati oggi senza un lavoro, o meglio senza la carica di politico. Parliamo di gente come Gianfranco Fini, Antonio Di Pietro…

Dall’account di Palazzo Chigi era stato pubblicato un articolo riprendendo il Tgcom con tanto di hashtag “trombati”. Ci si accorge però di quella che viene definita una gaffe ed ecco che arrivano le scuse. “Un tweet partito erroneamente. Ci scusiamo con gli utenti” questo il tweet di “riparazione”.

 



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