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Robot: presto sostituiranno l’uomo in dieci professioni

Circa la metà dei posti di lavoro attuali sarà in pericolo nel prossimo decennio: l’uomo potrebbe essere sostituito dai robot in dieci professioni, vediamo quali


Nei prossimi dieci anni circa dieci professioni potrebbero essere svolte solo dai robot che sostutuiranno l’uomo. Non è uno scenario post industriale o distruttivo alla Matrix ma la verità. A parlarne è l’Ufficio di statistica sul lavoro degli Stati Uniti d’America che ha effettuato uno studio in merito. I risultati della ricerca parlano chiaro: il 47% dei lavori che impiegano attualmente il popolo americano è a rischio perché le mansioni oggi svolte dagli esseri umani nel prossimo decennio potrebbero venire affidate ai robot.

Le macchine non sbagliano, o comunque sbagliano meno di un essere umano. Non si stancano e hanno una capacità di apprendimento e possibilità di movimento nello spazio molto maggiore, soprattutto per quanto riguarda certe mansioni: quelle sarnno le professioni che potrebbero essere sottratte al controllo dell’essere umano ed affidate ai robot. La ricerca è stata firmata da Carl Benedikt Frey della Oxford Martin School e Michael A. Osborne, del dipartimento di Scienze Ingegneristiche dell’Università di Oxford, in esame sono state prese circa seicento professioni delle quali si è indagato quale fosse la percentuale di computerizzazione. Ecco che l’ardua sentenza è stata pronunciata: sono circa dieci i mestieri dove l’uomo rischia di essere sostituito dal robot: esiste un 74% di possibilità che il lavoro di assistente personale nell’ambito della salute possa essere svolto da un robot piuttosto che da un essere umano, irrisorio il rischio è per chi pratica la professione di infermiere (0,9%). I commessi potrebbero essere sostituiti, il rischio per chi pratica questa professione sale al 92%, stesso rischio per camerieri e personale specializzato nella preparazione di cibi e alimenti; avrete invece il 39% di possibilità di essere licenziati e che il vostro posto venga preso da una macchina la avete se siete assistenti domiciliari. Ancora più alto il rischio di essere sostituiti da un robot (96%) se siete segretari o segretarie, assistenti amministrativi e simili; meno rischiate se siete addetti alle relazioni con il pubblico (55% di rischio), se il vostro lavoro consiste nel fare pulizie (66% di possibilità di sostituzione) o se siete muratori o operai di cantiere o addetti alla manutenzione delle case e alle ristrutturazioni (71%).

Quello prospettato dallo studio è uno scenario preoccupante che – se corrispondesse a cosa succederà realmente – potrebbe significare la perdita di circa 4milioni di posti di lavoro. Le prime avvisaglie già si vedono: Google già si avvale di robot per svolgere alcune mansioni. I robot sono più efficienti, non si fermano e non si stancano, potrebbero arrivare a far triplicare la produzione di molte aziende. Attenzione però, se veramente dovesse verificarsi ciò che è stato “predetto”, la produzione delle aziende potrà anche aumentare a dismisura, ma se oltre quattro milioni di persone rimarranno disoccupate, chi potrà più permettersi di comprare ciò che le aziende continueranno a produrre?



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