Allucinazioni, sesso estremo, malanni: le peggiori scuse per non andare a lavoro
Qual è la scusa peggiore che avete inventato per non andare a lavoro? Difficilmente batte queste
Forse a molte persone manca la voglia di andare a lavoro ma non di certo la fantasia a giudicare dalle scuse che inventano per assentarsi dall’ufficio. A raccogliere le più assurde è stato uno studio condotto Oltremanica su 1.000 lavoratori e 1.000 capi che hanno offerto la loro testimonianza. La ricerca è stata commissionata dall’ente no profit Benenden Health, un noto provider di assistenza sanitaria integrativa britannica.
DONNA IN COMA LICENZIATA PER ASSENZA A LAVORO
La salute è al primo posto tra le scuse ma i lavoratori non si fermano a “banali” influenze. Le allucinazioni sono ai primi posti tra le scuse. Molti inventano invece di essere al pronto soccorso per gli incidenti più assurdi come ad esempio un piolo conficcato nella lingua al barattolo di fagioli caduto sulle dita dei piedi. C’è chi scivola su una moneta e chi si brucia con il tostapane.
Anche i lutti dei parenti sono molto ricorrenti: peccato che i nonni e i genitori siano capaci di morire più di una volta. E finiti i parenti c’è chi tira in ballo gli animali: Il mio cane ha avuto paura e non voglio lasciarlo”, e “Mi è morto il criceto” sono le più gettonate. Ma c’è anche chi dà la colpa alla fidanzata inventando infortuni durante posizioni di sesso estremo. Chi vuole far bella figura spesso racconta anche spesso di infortuni durante sport estremi: c’è ad esempio chi nuotava troppo veloce da non rendersi conto che la piscina era finita sbattendo quindi la testa al bordo tra la top 25 delle peggiori scuse per non andare a lavoro. E i capi come reagiscono di fronte a questi racconti tragi-comici? Stando ai dati del Telegraph sei datori di lavoro su dieci non credono alle scuse dei dipendenti quando questi telefono per mettersi in malattia. E forse proprio per risultare più credibili i dipendenti aggiungono dettagli assurdi con risultati a dir poco discutibili.
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