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Alessia punta dal ragno violino racconta il suo incubo e scatta di nuovo la paura

Il racconto di una signora romana punta dal ragno violino, la corsa in ospedale e la paura di tutti

ragno violino


E’ di nuovo allarme per la paura del ragno violino, le segnalazioni arrivano soprattutto da Roma e con il caldo il terrore aumenta perché si tratta di un aracnide velenoso. Il morso del ragno violino è pericoloso, la puntura di questo ragno che è piccolo ma può essere davvero molto cattivo, la racconta a Il Messaggero la signora Alessia. Questo ragno si trova in tutta Italia e sembra che sia il periodo estivo quello in cui è più facile incontrarlo. Innocuo fino a quando non decide di pungerci e tra le varie segnalazioni c’è proprio il racconto di una signora romana che stravolta dall’accaduto desidera aiutare chi come lei dovesse subire la puntura o averne il sospetto. Spesso non ci si accorge subito della presenza e del morso del ragno violino e infatti Alessia si è recata in ospedale ben 48 ore dopo ma i sintomi erano chiari. Racconta che era in auto, è scesa e ha sentito un leggero pizzico al malleolo, si è accorta di un puntino di sangue ma non si è preoccupata mentre pensava cosa l’avesse punta. Poche ore dopo ha iniziato ad avvertire prurito e nella notte il collo del piede si è gonfiato. La mattina il piede ha continuato a gonfiarsi, ha usato una crema antistaminica e non ha pensato potesse essere qualcosa di grave.

UNA SIGNORA DI ROMA MORSA DAL RAGNO VIOLINO RACCONTA LA SUA BRUTTA ESPERIENZA

E’ stata punta dal ragno di giovedì sera e il sabato è andata dalla parrucchiera che vedendo il suo piede si è preoccupata e ha chiamato il centro anti veleni del Policlinico Gemelli: “E’ stata la mia salvezza, la ringrazierò sempre per questo”. Gli esperti le hanno consigliato di continuare con la crema e di tenere d’occhio la situazione, in caso di vomito, vertigini e diarrea doveva recarsi subito al pronto soccorso del Gemelli. La corsa in ospedale purtroppo è stata necessaria: Sabato sera, dopo 48 dalla puntura, a cena ho iniziato a stare male. Il piede era molto dolorante e sono corsa in bagno con forti attacchi di vomito e diarrea. Sono andata subito al Gemelli e mi hanno trattenuta per tre giorni con cure antibiotiche, cortisone e analisi del sangue per monitorare i valori sballati dei globuli bianchi”. Tutto si è risolto nel migliore dei modi ma teniamo gli occhi aperti tra scarpe, scatoloni e il verde delle piante.



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