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Filastrocche per la festa del papà: le poesie più belle da dedicare il 19 marzo

Ecco le più belle filastrocche per la festa del papà, con cui tutti i bambini potranno sorprendere il proprio papà il 19 marzo

filastrocche per la festa del papà

Quali sono le più belle filastrocche per la festa del papà? Il 19 marzo, ogni anno, tutti i figli non possono non ricordare al proprio padre quanto sia speciale. Tutti i papà dovrebbe sentirsi dire una dedica durante questa ricorrenza. Si tratta di una tradizione popolare, che permette a ogni figlio di esprimere al meglio i propri sentimenti. I bambini solitamente preparano un regalino fai da te, con l’aiuto di un adulto. Ma è possibile sorprendere ancora di più un padre attraverso una bella filastrocca. Basta impararla a memoria e recitarla poi al momento giusto.

LE PIÙ BELLE FILASTROCCHE PER LA FESTA DEL PAPÀ: QUALI POESIE DEDICARE IL GIORNO DEL 19 MARZO

Abbiamo selezionato per voi le più belle filastrocche per la festa del papà. I più piccoli possono impararle a memoria o leggerle al momento giusto il 19 marzo. Maestre e mamme si impegnano per rendere questo giorno speciale anche per i bambini, che a scuola o a casa possono imparare una poesia da recitare. Per rendere questo compito più semplice abbiamo individuato una serie di filastrocche che possono fare al caso vostro. I bambini possono anche scriverla in un bel biglietto di auguri, creando magari un bel disegno colorato. Dopo di che, possono arrotolare il foglio e fissarlo con un cordoncino colorato. Il primo passo è sicuramente scegliere la filastrocca più adatta. Vediamo ora insieme quali sono le migliori poesie da recitare o scrivere per augurare una buona festa del papà durante la giornata del 19 marzo.

Fermati un momento

Papà, fermati un momento.
Voglio parlarti.
Sai che cosa in cuore sento?
Sento d’amarti.
Sai perché ti voglio bene?
Perché tu vuoi bene a me.
Le giornate tue son piene
e non pensi mai a te.
Quando ho la mano nella tua,
provo un senso di riposo,
nulla più mi fa paura,
mi sento forte e coraggioso.
Papà, fermati un momento.
Pensa a quello che t’ho detto.
Il tuo cuor godrà contento
al calor del mio affetto

Ecco di Bruno Tognolini

Ecco il giorno e la notte
Ecco le albe e i tramonti
Ecco le stelle a frotte
Ecco i mari, ecco i monti
Ecco il babbo vicino
Ecco il cielo profondo
Ecco il mondo, bambino
Ecco il bambino, mondo

Passeggiata domenicale di Gianni Rodari

Io vado a spasso per la città,
senza una mèta vago qua e là.
In piazza Navona mi fermo a guardare
quelli che stanno il gelato a leccare.
In piazza Esedra reato incerto:
sentire gratis il concerto,
o sedermi, alla romana,
sull’orlo fresco della fontana?
Ma è zeppo, l’orlo di cemento:
ci siedono già persone duecento.
Si godono il fresco le famiglie,
la mamma, la suocere con le figlie.
E il babbo dov’è, per far pari?
E’ a casa a fare gli straordinari.
Ogni domenica per la via,
si fa il passeggio dell’economia.

San Giuseppe

-San Giuseppe vecchierello
cosa avete nel cestello?

-Erba fresca, fresche viole
nidi, uccelli e lieto sole!
Nel cantuccio più piccino
ho di neve un fiocchettino,
un piattino di frittelle
e poi tante cose belle!
Mentre arriva primavera
canto a tutti una preghiera,
la preghiera dell’amore
a Gesù nostro Signore

Il pastrano di Alda Merini

Un certo pastrano abitò lungo tempo in casa
era un pastrano di lana buona
un pettinato leggero
un pastrano di molte fatture
vissuto e rivoltato mille volte
era il disegno del nostro babbo
la sua sagoma ora assorta ed ora felice.
Appeso a un cappio o al portabiti
assumeva un’aria sconfitta:
traverso quell’antico pastrano
ho conosciuto i segreti di mio padre
vivendoli così, nell’ombra.

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