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Paola Turani confessa i disturbi alimentari del passato: “mangiavo solo una mela al giorno”

Paola Turani non era mai abbastanza magra per sfilare ed è arrivata fino ad un punto assurdo, racconta tutto

Paola turani modella

A 20 anni Paola Turani ha vissuto forse il periodo peggiore della sua vita, quando era una modella e non era mai abbastanza magra. Oggi è influencer e da tempo Paola Turani fa scelte ben diverse ma è sempre importante parlarne, parlare dei disturbi alimentari. Lei ne ha sofferto, era arrivata a mangiare solo una mela al giorno.

E’ un periodo buio di tanti anni fa, quando faceva la modella a Parigi, quando sentiva fortissima la pressione psicologica, quando le taglie erano così piccole e nonostante lei fosse così magra non riusciva a starci dentro. Paola Turani aveva paura di prendere peso, di non poter più lavorare e sa bene che sono tantissimi i ragazzi e le ragazze che vivono un incubo del genere.

 

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Paola Turani confessa il suo periodo buio

Paola Turani confessa i disturbi alimentari del passato 

La nuova legge di Bilancio azzera i fondi per il contrasto dei Disturbi dell’alimentazione. E’ assurdo e lei lo sa benissimo. Dopo gli incidenti stradali questi disturbi sono la prima causa di morte tra i giovani. Paola fa la sua parte e spiega:

Verranno chiusi reparti, licenziati professionisti, molti pazienti e le loro famiglie si ritroveranno da soli ad affrontare situazioni difficili senza supporto perchè i DCA necessitano di una terapia psicologica e fisica complessa che troppe volte si tende a sminuire o, peggio ancora, a ignorare

Paola Turani: “Avevo 20 anni”

Oggi leggevo le parole di Serena che sta combattendo contro l’anoressia e la sua battaglia in parte la conosco. Avevo vent’anni quando, in seguito a una forte pressione psicologica e un meccanismo malato per cui le taglie erano sempre più piccole, iniziai a mangiare meno, a saltare i pasti, poi a non allenarmi più per paura di “ingrossare” e infine a mangiare solo una mela al giorno. Vivevo a Parigi, fare la modella non era semplice: molta competizione e standard altissimi. Ero finita intrappolata in un circolo vizioso pericolosissimo innescato nella mia testa, ma io amavo troppo il mio lavoro. Mi ero isolata da tutti, perchè la malattia questo fa. Ti toglie tutto.

Ma lei più dimagriva e più i suoi agenti erano contenti, si lavorava di più. Le dicevano che non si era mai abbastanza magre per sfilare a Parigi. 

>>> Paola Turani si arrabbia con chi commenta la sua pancia

La scelta di tornare a casa

Un ambiente tossico, un circolo vizioso dalla quale sono riuscita a staccarmi solo qualche anno dopo capendo che la mia vita contava molto di più di una stupida taglia e che se avessero voluto, mi avrebbero scelta anche con qualche kg in più. Ma soprattutto, che stare con amici e famiglia aveva un valore troppo alto per perderlo. Così tornai a casa. 

Continuò a lavorare ma con le sue regole, con una nuova vita, quella giusta, equilibrata. Adesso le sembra che si stia tornando indietro, il non dare importanza a questi disturbi, queste malattie, è gravissimo. 

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