Fiction e Serie TV

Rodolfo Valentino il flop travestito da grande successo

Con Rodolfo Valentino si può parlare di ascolti flop per Canale 5? Perchè il film tv non ha avuto il successo sperato? Di chi è la colpa?


Avremmo già voluto parlare di flop dopo la messa in onda della prima puntata non tanto per i dati di ascolto, che risultavano essere, almeno per la passata settimana abbastanza positivi, quanto per il fatto che si è tanto parlato di questo capolavoro e poi lo share ha davvero deluso, come si dice in gergo. Rodolfo Valentino-La leggenda il lavoro di Mediaset targato Ares tanto pubblicizzato, con uno straordinario Gabriel Garko ( il che potrebbe anche essere vero visto che se c’è una cosa che possiamo salvare è proprio l’interpretazione del bell’attore). Quando però vai in onda alla seconda puntata e, in primo luogo fai meno della prima puntata, in secondo luogo fai meno della fiction concorrente su Rai 1, in terzo luogo non super i 4 milioni di spettatori, nel gergo televisivo c’è solo un termine che può essere usato: Flop. 

Ora potremmo stare a parlare per ore di quelli che potevano essere i punti di forza del film tv in due puntate e di quelli che invece sono stati i punti deboli. La storia giocava tutta a favore del film: di recente infatti non era andato in onda niente di simile e i telespettatori avrebbero voluto conoscere la storia del mitico Rodolfo Valentino. Un’occasione sprecata e non perchè la biografia è stata romanzata badando forse poco a quello che era il succo della vita del grande mito hollywoodiano, spetta a chi scrive la sceneggiatura scegliere l’angolatura migliore e noi qui non stiamo criticando queste scelte. Se c’è da criticare lo facciamo e secondo il nostro modesto parere come abbiamo già detto milioni di altre volte, il telespettatore è stanco di vedere il piccolo sul piccolo schermo gli stessi attori. Ci ritroviamo Caterina: fanciulla che fa battere il cuore al bel Rodolfo e ci chiediamo dova abbiamo già visto questo volto. La risposta è semplice: il bel Nito Valdi la violentava e la uccideva ne Il peccato e la vergogna. Andiamo avanti e pensiamo alla madre di Rodolfo: non aveva qualcosa a che fare con la madrina ne L’onore e il rispetto? Continuiamo con la bella e pura moglie di Rudy, faccia conosciuta: ah era una delle protagoniste de Il peccato e la vergogna 2 uccisa barbaramente da Nito Valdi, dove ovviamente non sottolineiamo il fatto che il protagonista maschile delle fiction citate è sempre Gabriel Garko. Potremmo andare avanti perchè ogni altro protagonista di Rodolfo Valentino lo abbiamo già visto nell’immediato recente, la De Sio chi la dimentica nel suo ruolo di Tripolina ne L’Onore e il Rispetto. Forse il telespettatore ha il diritto di mettersi davanti al piccolo schermo e godersi una storia, una bella storia, senza però rivedere faccia di attori e passare la metà del tempo a chiedersi perchè sono così familiari.

Precisiamo per dovere di cronaca che questo è un grosso difetto di tutte le fiction italiane ma che su Canale 5 si ripete un pò troppo spesso, basta dare un’occhiata al cast della nuova fiction Furore in onda dalla prossima settimana che vede il ritorno sulla scena di tutti gli attori che abbiamo visto ne Il peccato e la vergogna, in Pupetta e ne L’onore e il rispetto. Non abbiamo citato Cosima Coppola nel nostro riepilogo precedente : il telespettatore se la ricorda ancora innamorata di Garko e con dei problemi alla gamba nella prima stagione de L’onore e il rispetto e poi eccola atletica ballerina e sensuale come non mai.

Quello che vogliamo dire non è che questi attori, bravissimi, non abbiano talento e non debbano lavorare, ci mancherebbe. I telespettatori però non possono essere ubriacati da una strana sensazione ogni volta che decidono di vedere una fiction su Canale 5. Bisognerebbe chiedersi come mai ci sia un calo recente. Non è solo Rodolfo Valentino il problema. Per citare l’ultimo caso parliamo della fiction targata Taodue: la Cavallari fa di tutto per far dimenticare la Mares e dare vita a un nuovo personaggio ne Le mani dentro la città ma è praticamente impossibile. E che dire di Pinuccio, per tutti il cattivo calabrese? No, Bart di Ris…

Probabilmente urge trovare una soluzione altrimenti si rischia di deludere più volte il telespettatore.

Forse il fatto di scegliere sempre attori nuovi che però non sono stati protagonisti altrove, è il segreto di fiction come Don Matteo che ruotano sempre intorno agli stessi personaggi ma che si arricchiscono sempre grazie all’aiuto di giovani attori bravi, che non hanno avuto ruoli da protagonisti altrove. Questo resta ovviamente il nostro modesto punto di vista che però si concentra sui dati auditel che non sono una mera opinione ma un dato reale.

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