Fabrizio Corona ringrazia Silvia Toffanin: con lei l’intervista migliore fatta in tv
Fabrizio Corona ospite a Verissimo il 10 novembre 2018 ringrazia Silvia Toffanin per l'intervista su Canale 5
Nella puntata di Verissimo in onda il 10 novembre 2018, Fabrizio Corona ancora una volta stupirà tutti facendo diversi passi indietro. Lo avevamo lasciato sbraitare in diretta tv al Grande Fratello Vip, sui social, dopo quella puntata, lo ritroviamo nel salotto di Silvia Toffanina chiedere scusa per tutto quello che è successo. Chiede scusa a Ilary Blasi per le parole usate, per i modi e spiega che non avrebbe dovuto offendere e usare quel tipo di atteggiamento. Ma soprattutto ringrazia Silvia Toffanin. Mentre arrivano le prime anticipazioni di quello che Corona ha raccontato a Verissimo, dai social arriva una sorta di post intervista. Corona racconta nelle sue stories su Instagram: “Penso di aver fatto oggi la più bella intervista della mia vita” ha detto pochi minuti fa sul suo profilo personale. E ha scelto di ringraziare Silvia Toffanin che ha saputo gestire al meglio la situazione, anche se a suo dire non era affatto facile. “Ringrazio Silvia perchè è stata super partes come solo una grande professionista sa fare, non era facile si trattava di una vicenda che ha coinvolto la sua migliore amica” ha detto Corona su Instagram.
LEGGI QUI LE PAROLE DI SCUSE DI CORONA NELLA SUA INTERVISTA A VERISSIMO
FABRIZIO CORONA A VERISSIMO: GRAZIE A SILVIA TOFFANIN LA MIGLIORE INTERVISTA DI SEMPRE
Nell’intervista che vedremo sabato a Verissimo Corona ha parlato ancora una volta di quello che è successo con Silvia Provvedi, di quello che è accaduto nella casa del Grande Fratello Vip ma non solo. Nel backstage ha voluto spiegare anche che, quando si va in un programma, bisogna sapere cosa dire e per questo lui ha il migliore autore televisivo che ci sia su piazza, Gabriele Parpiglia. Corona si riferisce alle accuse arrivate dopo il suo ingresso in casa quando in tanti dissero che era stato tutto organizzato e che quello che doveva dire a Silvia non era frutto della sua volontà.
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