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Paola Barale: la menopausa anticipata e l’aborto perché non era il momento giusto

Paola Barale racconta della scelta di abortire e della menopausa arrivata troppo presto

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E’ in uscita il libro di Paola Barale, “Non è poi la fine del mondo”, dovrebbero leggerlo tutti, non solo le donne che hanno paura della menopausa ma davvero tutti. Oggi Paola Barale ha 56 anni ma ha smesso di avere il ciclo quando aveva solo 42 anni. Ne parla nella sua intervista al settimanale F, si racconta e ci regala una bellissima copertina. Presenta il suo libro edito da Sperling & Kupfer in uscita il prossimo 23 maggio e spiega il suo cambiamento, come ha affrontato la menopausa a 42 anni. Tutto è iniziato con un messaggio sul cellulare, era in Perù, era in vacanza, il suo ginecologo le dà il risultato delle analisi: “Sei in menopausa”. E’ ancora un tabù per molti ma è una fortuna che se ne parli perché non è per niente la fine del mondo. Paola Barale ammette che non è stato semplicissimo fin dall’inizio, che si è sentita un po’ persa, la sua era una menopausa anticipata, era davvero giovane.

Paola Barale: “La menopausa anticipata può essere la conseguenza di un forte stress

Paola aveva sofferto per la morte della sua migliore amica, è andata via per un tumore ai polmoni. Pensavo di essere forte e lo ero, ma non sapevo fino in fondo di avere anche lati vulnerabili: emozioni, rabbia e insicurezze. Affrontarli mi ha dato una nuova consapevolezza”.

Ammette: “I primi tempi mi faceva effetto vedere gli assorbenti sugli scaffali dei supermercati, o aprire il mobiletto del bagno e realizzare che non c’erano perché non mi servivano più, mi sono sentita un po’ persa. Anche perché era una cosa inaspettata. Il mio ginecologo mi disse che a volte la menopausa anticipata può essere la conseguenza di un forte stress”

La menopausa è di certo un cambiamento ma niente di così tragico, è un nuovo inizio. Non dico che non ci siano svantaggi, ma la vita media si è allungata e non possiamo trascorrere un terzo della nostra esistenza tristi, rassegnate. Non ha senso sentirci vecchie perché non lo siamo. Ci sono donne che in menopausa ci vanno a venti, trent’anni, altre che lo vivono come un sollievo perché magari avevano un ciclo problematico. Io stavo bene prima e sto bene adesso, anche perché faccio una terapia ormonale sostitutiva. Che nel mio caso funziona. Ma, anche qui, ognuno è fatto alla sua maniera, quello che va bene per una non è detto che vada bene per tutte”.

Paola Barale confida dell’aborto

Non dice l’anno dell’aborto, non vuole si capisca chi sarebbe stato il padre: Una delle ragioni per cui presi quella decisione è che ero rimasta incinta dopo solo un mese che stavamo insieme. Non avevo nessuna garanzia che sarebbe durata. E anche se non ho nulla contro le mamme single, non era quello che volevo per me in quel momento – prosegue – Sono una donna molto libera, per cui, se alla fine non ho avuto un bambino, credo sia stata una scelta consapevole”. 

Non si è mai pentita? “No. E oggi che vedo le mie amiche che ormai hanno figli adolescenti, penso che non vorrei essere al loro posto. Io che ero già tanto apprensiva con i miei cani, figuriamoci quanto mi sarei stressata. Certo, da un lato mi piacerebbe avere l’amore di un figlio… Anche se, in generale, non credo all’amore incondizionato, neppure fra genitori e figli. Per me l’amore si fonda sempre sullo scambio”.

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