Fiction e Serie TV

La polemica social travolge anche l’intoccabile Mare Fuori 4: “non sanno recitare”

Anche i gioielli preziosi possono avere dei difetti e anche l'inattaccabile Mare Fuori fa storcere il naso ad alcuni fan. Il problema principale è il cast, secondo le critiche ma anche la storia della quarta stagione, non convince

mare fuori difetti

Mare Fuori è un fenomeno senza precedenti. Record di visualizzazioni su RaiPlay per i primi sei episodi, record di interazioni social. Ma a differenza delle passate stagioni, quest’anno iniziano a circolare anche tra i più appassionati, commenti negativi. Sembrava inattaccabile, intoccabile e invece le critiche a Mare Fuori 4 sono tantissime. Ce n’è una in particolare che sembra riguardare il cast. Se le prime stagioni ci avevano regalato momenti memorabili grazie a un cast di tutto rispetto ( da Giacomo Giorgi a Nicolas Maupas passando per Carolina Crescentini) con il passare del tempo le cose sono cambiate. E che il livello di recitazione sia in alcuni momenti, molto basso, emerge a occhio nudo. Anche per un motivo parecchio evidente: ci sono attori bravissimi, quasi tutti adulti, che con la loro interpretazione rendono decisamente più banale quella di alcuni giovani. E apriamo una parentesi per dire che non è questione d’età. Pensiamo al successo clamoroso che ha avuto l’attore Mattia Basciani che a soli 7 anni ha dato il volto a Useppe de La storia. Si è messo in mostra con accanto attori di primo livello.

Purtroppo il cast di Mare Fuori in questa quarta stagione non convince. Forse perchè si deve saper recitare bene, prima di saper cantare. Perchè una voce fuori campo si può aggiungere, uno sguardo in una scena, è quello che serve. Ed ecco quindi che anche la serie intoccabile diventa attaccabile, con difetti che va detto, non riguardano solo la scelta del cast.

Mare Fuori 4 cast e trama non convincono

Se da un lato la Rai fa benissimo ad andare avanti con nuove stagioni di Mare Fuori ( ne sono previste almeno altre due), dall’altro devi avere anche una storia forte da raccontare. E quella di questa quarta stagione ha un filone molto forte e un altro debole. E’ come se mancasse sempre qualcosa, se mancasse quella credibilità che può rendere perfetta una serie che deve durare ancora per anni. Pensiamo al caso Orange is the new Black, una delle serie più amate tra i prodotti americani, serie da record che ha fatto incetta di premi, oltre che di visualizzazioni. Ha saputo raccontare il dentro e non necessariamente il fuori, una cosa che nelle ultime stagioni di Mare Fuori si è persa. Un giornalista di RollingStone in una delle ultime puntate di Dritto e Rovescio dedicata al fenomeno Baby Gang in Italia, faceva notare che molti ragazzi pensano che la vita nei carceri minorili o in riformatorio sia come quella che viene raccontata in Mare Fuori, una soap romantica mentre è molto diversa. Una riflessione che dovrebbe far riflettere su come, avendo un prodotto così amato dai giovani, si sarebbe potuti andare in una direzione diversa. Provando a raccontare il dentro di quel Mare Fuori. Fuori ci sarà anche il mare ma dentro ci sono uragani, tempeste, nevicate, giorni di calma piatta e giorni di calma apparente e forse, parlando a un pubblico di giovani anche tanto attento, si poteva raccontare il dentro e non il fuori, almeno questa volta.

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