Fiction e Serie TV

Il tatuatore di Auschwitz: potente, cruda, spietata. L’amore salva?

Dal 10 maggio su Sky la serie Il Tatuatore di Auschwitz: una serie potente, cruda che vi inviterà a riflettere ma che vi farà anche commuovere

serie il tatuatore di auschwitz

Il tatuatore di Auschwitz è una delle nuove serie che Sky ha nel suo catalogo nel mese di maggio 2024. Al momento sono due gli episodi disponibili, con il terzo in arrivo questa settimana. Tratta , dall’omonimo romanzo, la serie, dopo pochi minuti in cui ci mostra come si viveva durante la seconda guerra mondiale tra Polonia e quella che un tempo era la Cecoslovacchia, ci catapulta con un realismo crudo e potente, nel peggiore dei campi di concentramento costruito dai tedeschi per uccidere milioni di ebrei. E’ una storia vera quella che viene raccontata nella serie Il tatuatore di Auschwitz, una di quelle vicende che ci porta ancora una volta a riflettere su quello che è stato. Potente, cruda, a tratti spietata, una serie che mostra quasi senza scrupolo quello che qualcuno vorrebbe dimenticare o negare, riesce anche a essere ironica e a tratti romantica. L’amore può salvare?

E’ quello che forse si chiede il protagonista della serie, Lali (Harvey Keitel), anziano sopravvissuto all’Olocausto che decide di raccontare per filo e per segno quello che ha vissuto quando aveva solo poco più che 20 anni. Un bel lavoro, una fidanzata, una famiglia che amava, una vita in città. Tutto quello che un ragazzo della sua età avrebbe desiderato, fino a quando, dopo aver indossato per mesi la giacca con la stella cucita addosso, Lali deve andare a lavorare in un campo di lavoro. Così veniva detto a chi lasciava la sua famiglia. “Ci formeranno per un nuovo incarico” dice Lali a un ragazzo di soli 16 anni che viaggia nel maledetto treno verso il campo di stermino.

Il tatuatore di Auschwitz è su Sky

Lali decide di confessare tutta la sua storia e lo fa raccontando ogni dettagli all’aspirante scrittrice Heather Morris (Melanie Lynskey).  “Alcune scene sono state davvero dure da girare, ma volevamo essere il più fedeli possibile” ha spiegato, quasi commossa, la regista e co-produttrice Tali Shalom-Ezer, “Voleva esserlo senza tuttavia distogliere l’attenzione dal cuore della narrazione: questa è una storia d’amore” ha aggiunto la produttrice Claire Mundell. E sono bastati solo due episodi per comprendere come le parole della regista siano drammaticamente vere. Ci sono gli omicidi a sangue freddo, ci sono i soldati senza scrupoli. Ci sono i cadaveri ammassati di giovani donne e giovani uomini uccisi senza nessuna ragione. Ci sono i suicidi, le malattie, le botte, il sangue, la fame, la vergogna, il dolore. Ma c’è anche l’amore, quello che forse, ha permesso a Lali, di sopravvivere e raccontare, da vecchio, la sua storia.

 Il tatuatore di Auschwitz è tratto dal romanzo omonimo (in originale, The Tattooist of Auschwitz) della Morris ed è basato sulle memorie di Lali Sokolov (interpretato, da giovane, da Jonah Hauer-King di La sirenetta) e Gita Furman (Anna Prochniak), due giovani ebrei che si incontrarono nel campo di concentramento nazista e si innamorano nel 1942.

Una delle immagini tratte dalla serie Il tatuatore di Auschwitz

Il tatuatore di Auschwitz: la storia d’amore tra Gita e Lali

La serie Il tatuatore di Auschwitz non è solo il racconto storico di quello che è successo nei campi di concentramento ma è anche il viaggio di un ragazzo che grazie all’amore, riesce a trovare la sua ragione di vita per non lasciarsi travolgere dalla paura e non solo. Lali accetta un lavoro che lo rende anche quasi un “infame” agli occhi degli altri ebrei. Ha una sua stanza, riceve almeno un pasto al giorno e non corre il rischio di essere ucciso per gioco. Non ci sarà una camera a gas ad attenderlo, avrà pezzetti di cioccolata che gli permetteranno di aprire gli occhi al mattino e cercare di dimenticare dove si trovi davvero. Il coraggio per credere che un domani ci potrà essere glielo darà Gita, la giovane ragazza di cui si innamorerà dopo un solo sguardo. E insieme, cercheranno di sopravvivere nel posto peggiore del mondo.

Gita incontra Lali-Il tatuatore di Auschwitz

Perchè non c’è cattiveria e barbarie al mondo che può cancellare l’amore. Ti possono portare via la dignità ma non l’umanità. E gli essere umani amano e sanno amare sempre, nonostante tutto. Come Lali e Gita hanno fatto nonostante quel numero stampato sul braccio che ha segnato per sempre il loro unico e speciale legame. Se avete voglia di emozionarvi, indignarvi, piangere, riflettere e meditare, non perdete la serie Il tatuatore di Auschwitz dal 10 maggio 2024 su Sky.

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